ARAGONA, Guglielmo d'
Figlio terzogenito di Federico III di Sicilia e di Eleonora d'Angiò, dopo il 9 nov. 1317, alla morte del fratello Manfredi, divenne duca d'Atene e Neopatria, ma affidò l'effettivo governo del suo feudo prima al fratellastro Alfonso Federico fino al 1330, poi a Nicola Lanza almeno fino al 1335, né si recò mai in Grecia.
Nel 1330 quando Alfonso Federico lasciò la Grecia, gli cedette la contea di Malta e Gozzo. Cinque anni dopo cercò invano di ottenere la dispensa pontificia per sposare Maria Alvarez de Exericha, discendente di Ruggero di Lauria (H. Finke, Acta Aragonensia, Berlin-Leipzig 1908, n. 517 nota a p. 837); né Giovanni XXII né Benedetto XII vollero consentire ad un matrimonio che avrebbe rafforzato i legami fra Federico III e l'Aragona.
Nel testamento di Federico III (cfr. G. La Mantia, Il testamento di Federico II Aragonese, p. 23) risulta indicato come erede, dopo la morte della madre, per la contea di Calatafimi, per i castelli e terre di Noto e Spaccaforno e per tutte le pertinenze di Capo Passero e nel castello e terra di Avola, poi per il principato di Taranto e per l'Onore di Monte S. Angelo.
Alla morte del padre, non ebbe nessun rilievo nel contrasto tra Latini e Catalani; morì poco dopo, il 22 ag. 1338, lasciando per testamento la sua biblioteca al convento dei domenicani di Palermo. Fu sepolto nella cattedrale di Palermo.
Fonti e Bibl.: D. Schiavo, Testamentum ducis Willelmi, in Mem. per servire alla storia letteraria di Sicilia, Palermo 1756, pp. 412-416; Michele da Piazza, Historia Sicula, in R. Gregorio, Bibliotheca Scriptorum..., I, Panormi 1791, pp. 543; Chronicon Siculum, CIV, ibid., II, Panormi 1792, p. 249; A. Rubió y Lluch, Diplomatari do l'Orient català (1301-1409), Barcelona 1947, pp. 108, 146, 208-210; F. Guardione, Sul dominio dei ducati d'Atene e NeoPatria, Palermo 1855, p. 13; E. Haberkern, Der Kampf um Sizilien in den Jahren 1302-1337, Berlin-Leipzig 1921, pp. 143, 199; G. La Mantia, Il testamento di Federico II Aragonese, in Arch. stor. Per la Sicilia, II-III(1936-1937), pp. 23, 27, 31 s.; K. H. Setton, Catalan domination of Athens, Cambridge Mass. 1948, pp. 15 s.