GUGLIELMO Biancamano, detto il cardinale di Champagne
Prelato e uomo politico francese, nato nel 1135 da Tebaldo II conte di Champagne, morto a Laon il 7 settembre 1202. Vescovo di Chartres nel 1165; arcivescovo di Sens nel 1168; legato di papa Alessandro III in Inghilterra per appianare il contrasto fra Tommaso Becket e il re Enrico II, fu consacrato nel 1176 arcivescovo di Reims, e come tale riuscì a ottenere, dal nipote Filippo II Augusto, nel 1179, il privilegio perpetuo per sé e per i suoi successori di consacrare i re di Francia. Cardinale del titolo di Santa Sabina nel 1179, divenne dopo il 1180 consigliere e ministro di Filippo II Augusto, spiegando in tale sua carica una notevole abilità politica, e anche una spietata intransigenza contro gli eretici. Partendo per la crociata, nel 1190, il re affidò a G. e alla sorella di lui, Alice di Champagne, madre del re stesso, la reggenza. Nel 1193 si assunse la responsabilità di annullare il matrimonio del re con Ingeborga di Danimarca: questo suscitò le più fiere proteste del papa.