GUEUX
. Con tale nome fu designato il partito politico e religioso che iniziò il movimento antispagnolo nei Paesi Bassi. Il 5 aprile 1566, Margherita di Parma, reggente dei Paesi Bassi, ricevette al palazzo di Bruxelles i delegati del compromesso dei nobili, una coalizione che raggruppava la maggior parte della nobiltà del paese, e che chiedeva un governo ispirato alle tradizioni e agl'interessi nazionali, l'abolizione dell'inquisizione e la mitigazione degli editti contro i protestanti. La reggente promise di trasmettere queste richieste al re e di moderare in via provvisoria gli editti. La sera un banchetto riunì i confederati, che vennero con sacchi e scodelle da gueux, cioè da pezzenti e vagabondi: furono emesse grida di Vive les Gueux e presto furono coniate medaglie per commemorare la formazione del partito dei Gueux.
L'origine di questo nome non è chiara. Si disse che il conte di Berlaymont, per rassicurare la reggente durante il ricevimento dei confederati, le dicesse: "non sono che dei pezzenti"; altri affermano che i confederati, facendosi passare per gueux, avessero voluto mostrare che la politica spagnola conduceva il paese alla rovina.
Ma il partito dei Gueux che raggruppava cattolici e protestanti, non si mantenne a lungo. L'11 agosto si scatenò il movimento iconoclasta, e folle di proletarî calvinisti, spinti dalla miseria e dalle persecuzioni, saccheggiarono le chiese cattoliche. I cattolici si staccarono dai protestanti: e pertanto a questi ultimi soltanto fu da allora applicato il nome di gueux, sinonimo ormai di calvinista.
Entrato il duca d'Alba nei Paesi Bassi (agosto 1567) i protestanti parte si rifugiarono all'estero, parte si nascosero nei boschi, nei luoghi isolati, di là attaccando distaccamenti spagnoli isolati e villaggi cattolici. Essi furono chiamati Gueux des bois. Ma un buon numero raggiunse le navi armate dai protestanti perseguitati d'Olanda e di Zelanda. Sotto la direzione soprattutto dell'ammiraglio Adriano di Berghes, detto Dolhain, essi fecero una guerra di corsa contro il commercio marittimo dei Paesi Bassi. Furono detti i Gueux de mer: Emden, in Germania, e i porti inglesi servivano loro di rifugio. Nella notte fra il 31 marzo e il 1 aprile 1572, una parte della loro flotta, comandata da Guglielmo de La Marck, signore di Lumey, s'impossessò del porto della Brielle, nell'isola di Voorne all'imboccatura della Mosa. Fu il segnale di un'insurrezione nelle provincie del Nord. Con l'aiuto dei protestanti nascosti e dei profughi ritornati dall'esilio, i Gueux sollevarono e occuparono le provincie dell'Olanda, della Zelanda, di Utrecht e della Frisia. Dal 6 aprile essi furono padroni di Flessinga, la chiave della Schelda. Da allora la loro parte finì: la rivoluzione dei Paesi Bassi contro la Spagna era cominciata.
Bibl.: P. J. Blok, Geschiedenis van het Nederlandsche Volk, II, 2ª ed., Leida 1913; B. Keryn de Lettenhove, Les Huguenots et les Gueux, voll. 6, Bruxelles 1882-85; H. Pirenne, Histoire de Belgique, III, IV (v. belgio); F. Rachfahl, Margaretha von Parma, München, 1898; id., Wilhelm v. Oranien u. der Niederländische Aufstand, II, III, Halle e L'Aia 1907-1924.