PINKHASSOV, Gueorgui
Fotografo russo, naturalizzato francese, nato a Mosca nel 1952. Poetico e visionario, trasforma la quotidianità in un mondo di straordinaria bellezza, attraverso uno stile unico e personale, con una forte vocazione cinematografica. Il suo sguardo, privo di malizia, osserva la realtà con creatività, offrendo prospettive sempre diverse. Attraverso le sue immagini la street photography diventa un’occasione per inventare associazioni visive suggestive, da trasferire su un piano diverso dal quotidiano. Nel 1993 è stato insignito del premio World press photo per la fotografia artistica, mentre nel 1995 ha ricevuto la borsa di studio della città di Parigi.
Interessatosi di fotografia sin dall’adolescenza, dal 1969 al 1971 ha studiato cinema all’Istituto di cinematografia di Mosca e tra il 1971 e il 1980 ha lavorato per la Mosfil′m, prima come cameraman e poi come fotografo. Nel 1978 è entrato nell’Associazione moscovita degli artisti grafici e questo gli ha consentito una maggiore libertà di viaggiare e più occasioni di esporre il suo lavoro in ambiti internazionali. Decisivo l’incontro con il regista Andrej Tarkovskij, che lo invitò come fotografo di scena sul set del film Stalker (1979). Nel 1985 si trasferì a Parigi e nel 1988 entrò a far parte della prestigiosa agenzia Magnum. Collabora regolarmente con la stampa internazionale, in particolare con «Geo», «Actuel» e il «New York Times Magazine», documentando avvenimenti in tutto il mondo. Ha tenuto numerose mostre personali e ha partecipato a mostre collettive, tra cui L’image d’après (2007) alla Cinémathèque française di Parigi, Just light like (2008) al Centro di arte contemporanea di Mosca. Dopo il suo libro Sightwalk (1998), che racconta, attraverso dettagli, astrazioni e particolari tipi di luce, la sua visione della città di Tōkyō, nel 2006 ha pubblicato Nordmeer (2006), una serie di immagini delle terre e dei mari del Nord che offrono una visione inaspettata del Mare Artico, in cui luce, avventura e natura maestosa, modulano una nuova cifra espressiva piena di incanto. L’opera nel 2006 ha vinto il premio per il miglior libro fotografico della Germania.