CIVININI, Guelfo
Scrittore, nato a Livorno il 3 agosto 1873. Redattore viaggiante del Corriere della sera e suo corrispondente durante la guerra libica e mondiale, ha raccolto le impressioni e osservazioni dei suoi viaggi attraverso l'Europa e l'Africa in pagine linde e acute, sebbene talvolta preoccupate del "colore locale". Affiora anche in esse il sentimento del poeta, anelante a una vita libera e un po' nomade, in mezzo alla natura, di cui ama gli aspetti primitivi. I ricordi della sua infanzia in Maremma (e alla pittoresca vita maremmana ritorna nel bel libro Trattoria di paese, Milano 1937, che ebbe il premio Viareggio per tale anno) e della sua prima giovinezza, raccolti nei due volumi Odor d'erbe buone (Milano 1931) e Pantaloni lunghi (ivi 1933), hanno quella delicata sensibilità e quel colore d'intimità delle sue poesie, che l'hanno fatto annoverare tra i crepuscolari. Velleità crepuscolari, invero, con echi dannunziani e pascoliani, sono specialmente in alcuni gruppi di poesie (I sentieri e le nuvole, Milano 1911); ma nel suo temperamento c'è piuttosto il romanticismo sentimentale di un De Amicis, naturalmente ammodernato e smaliziato.
Inoltre: Poesie: Cantilene (Milano 1920). - Prose: La stella confidente (ivi 1918); Viaggio intorno alla guerra: dall'Egeo al Baltico (ivi 1917); Giorni del mondo di prima (ivi 1926); Sotto le pioggie equatoriali (ivi 1930); Ricordi di carovana (ivi 1932); Tropico e dintorni (Lanciano 1934). Teatro: La regina (Roma 1910); Rottami (Milano 1929).