CIVICA, GUARDIA
. La Guardia civica è un'istituzione militare del Risorgimento, fiorita in tutta Italia, con prevalenza nell'Italia settentrionale e centrale. Essa ebbe funzioni strettamente locali soprattutto per l'ordine pubblico, ma in alcune regioni coadiuvò per piccole operazioni belliche la Guardia nazionale e i reparti di volontarî che si formarono nello stesso tempo in alcune provincie. Ricordiamo ad esempio la Guardia civica bellunese che formò una compagnia agli ordini del capitano Marcello Miari, e che ebbe l'incarico di difendere le località di Treponti, di Auronzo e di Comelico agendo di conserva con un altro reparto che aveva il suo comando a Venas, col capitano Agosti. Un migliaio di guardie civiche si segnalò inoltre nel Cadore agli ordini di Pietro Calvi a Perarolo e a Longarone (1848) tenendo testa a due battaglioni austriaci che il generale Culoz aveva mandato per impadronirsi della via di Germania.
La Guardia civica di Bologna diede alcuni militi alla legione bolognese (composta di 500 volontarî delle Romagne), che al comando del colonnello Bignami e poi del colonnello Berti Pichat, prese parte alla difesa di Roma.
La Civica livornese si fuse, appena costituita, coi volontarî toscani e col battaglione dei bersaglieri Malenchini, coi quali prese parte alla campagna del '48.
La Guardia civica di Medicina (Romagna) fu tra le più numerose. Si organizzò in un battaglione che si unì alla divisione Ferrari per la difesa del Veneto, concorrendo anche a formare il battaglione dell'Idice.
Si ebbe pure una Civica mobile pontificia, composta di elementi volontarî dei varî paesi dello Stato della Chiesa, che entrò poi auch'essa nella divisione Ferrari. La Civica napoletana invece rimase a Napoli come guardia presidiaria, e soltanto alcuni elementi di essa, decisi a partire pen l'Alta Italia, ne uscirono per arruolarsi volontarî e parteciparono allo scontro di Curtatone e Montanara. Siena e Sinigaglia ebbero parimenti le loro Guardie civiche, come le ebbe S. Arcangelo di Romagna. Queste ultime si segnalarono altresì in opere di polizia nelle campagne di Soliano. L'Umbria formò un corpo speciale di 400 guardie agli ordini del maggiore Franceschi, concorrendo alla difesa di Roma nel 1849. Vicenza infine formò la sua Civica vicentina nel luglio 1848, su 4 compagnie, un plotone di cavalleria e un plotone di gendarmeria, al comando del capitano Bertagnoni.
Da ultimo dobbiamo ricordare un corpo di Guardie civiche di cavalleria che si costituì a Roma nel '49, col nome di Guide civiche, per il servizio di staffette nella città e nella provincia durante quella memorabile difesa.