GUAIMARIO II e III principi di Salerno
Conreggente del padre omonimo dall'893, ne fu molto diverso per bontà d'indole e mitezza verso i sudditi. Rimasto solo sul trono nel 901, guerriero vigoroso, prese parte alla crociata del 915, che distrusse la colonia musulmana del Garigliano, quando già era scomparsa, non si sa come, l'altra di Agropoli. Gli si era associato in quello stesso anno il figlio dallo stesso nome (che i vecchi storici ignorarono del tutto al punto di dare per terzo il quarto G., e per quarto il quinto) che non visse oltre il maggio del 917. Il padre, sopravvissutogli, guerreggiò a lungo con i Bizantini, alleato con i Beneventani, e con prosperità di successi, quantunque i nemici gli sollevassero contro gli Africani. Ma quando l'alleanza con Ugo re d'Italia rialzò contro i Longobardi la fortuna bizantina, G. dovette acconciarsi alla meglio coi più potenti vicini. Morì nel 946.
Bibl.: v. guaimario i.