GUAIMARIO I principe di Salerno
Associato al trono nell'877 dal padre Guaiferio, tre anni dopo, per l'abdicazione di questo, restò solo a regnare fra avversioni d'ogni sorta, che ne inasprirono l'animo proclive alla ferocia. L'inimicizia perenne fra Napoli e Salerno fu interrotta da un'effimera lega contro i musulmani (881-82) che però ebbe per conseguenza la fondazione della colonia musulmana di Agropoli, centro di scorrerie nelle terre circostanti. Con tale preoccupazione permanente e con Napoli ritornata nemica, G. cercò la protezione bizantina; ma, quando la scorse pericolosa alla sua indipendenza, cospirò contro i Bizantini e cercò di espellerli dal principato beneventano. In quel tentativo gli fu tolta la vista e per poco non perdette anche la vita (895). Travagliato poi da congiure e ribellioni interne e minacce esterne, finì con l'essere rinchiuso dal figlio in un monastero dove morì nel 901.
Bibl.: M. Schipa, Storia del Principato longobardo di Salerno, Napoli 1887; id., Il Mezzogiorno d'Italia anteriormente alla monarchia, Bari 1923.