GUADALUPA (A. T., 153-154)
Colonia francese, una delle Piccole Antille, situata tra 15° e 16° N. e 61° e 62° O., a 100 km. NO. della Martinica. Il nome di Guadalupe (franc. Guadeloupe, italianizzato in Guadalupa) le fu dato da Cristoforo Colombo in onore della Madonna di Guadalupe. Dalla Guadalupa dipendono alcuni isolotti: Maria Galante a SE. (149 kmq.), le Isole dei Santi (14 kmq.) al S., la Désirade (27 kmq.) e la Petite-Terre (4 kmq.) a NE. L'isola di S. Bartolomeo (25 kmq.), ceduta alla Francia dalla Svezia nel 1878, e la parte francese dell'isola di S. Martino (52 kmq.) ne dipendono anch'esse amministrativamente. La Guadalupa ha una superficie di 1509 kmq. (1780 kmq. con le sue dipendenze).
La Guadalupa si compone di due isole, la Basse-Terre e la Grande-Terre, separate da uno stretto braccio di mare, la Rivière Salée (larga da 30 a 120 m.); queste due isole differiscono per la configurazione, la struttura, l'origine. La Basse-Terre, di origine eruttiva, è composta di colate laviche e di tufi vulcanici antichi e recenti, con coste dirupate, incisa da valli incassate e da burroni, con numerosi corsi d'acqua e grandi cascate. Una catena dirupata la percorre da N. a S.; la sola valle importante si trova a E. della parte più elevata (Grande Rivière Goyave). L'attività vulcanica si è localizzata nel punto più elevato della catena, la Soufrière (1484 m.), che ha avuto diverse eruzioni nel sec. XIX e che emette fumate solfidriche. Si distinguono tre zone di vegetazione: in basso la zona delle erbe palustri; tra 500 e 1000 metri la zona boschiva; a questa segue la zona delle felci e delle savane. La Grande-Terre differisce completamente dalla Basse-Terre: è un massiccio calcareo che non oltrepassa i 100 m. di altezza, povero di acque correnti.
La Guadalupa è in parte contornata da banchi corallini; le rocce madreporiche interrotte qua e là da passaggi chiudono la baia del Grand-Cul-de-Sac, che si stende fra le coste NE. della Basse-Terre e la costa NO. della Grande-Terre. Altri banchi corallini si trovano a S. della Grande-Terre nel Petit-Cul-de-Sac, in fondo al quale si trova la bella rada di Pointe-à-Pitre. La temperatura media annua a Pointe-à-Pitre è di 26°, con una leggiera variazione annuale, inferiore a 4°. Al Camp-Jacob (545 m.), nella Basse-Terre, la media non è che di 21°,7, con estremi assoluti di 13° e di 30°. II clima è reso penoso dall'estrema e costante umidità dell'aria; solo al di sopra dei 300 m. vi sono regioni sane e abitabili per i Bianchi; le piantagioni si trovano però nella regione litoranea. A Pointe-à-Pitre, la media annua delle precipitazioni è di 1777 mm.; nella regione montuosa si raggiungono i 3 m. e più di pioggia. Le precipitazioni cadono da maggio a ottobre. Come in tutte le isole della zona intertropicale, si distingue il versante sopra vento e il versante sotto vento, espressione marittima senza relazione col rilievo. L'isola è stata molto danneggiata da un ciclone nel 1928.
La Guadalupa fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1493. Nel 1635, Duplessis e Liénard de l'Olive ne presero possesso nel nome della Compagnia delle Isole d'America fondata da Richelieu; l'isola passò nel 1666 alla Compagnia delle Indie Occidentali fondata da Colbert; dopo un periodo di regime feudale, venne riunita alla Corona nel 1674. A quattro riprese venne occupata dagl'Inglesi: nel 1762-63; nel 1794-1802; nel 1809-1814 e nel 1815. Dal 1816 ha sempre appartenuto alla Francia.
Gl'indigeni Caribi furono sterminati dai primi coloni; quelli che rimasero vennero trasportati alla Dominica. Nel 1640 cominciò l'importazione di schiavi africani, che raggiunse la massima intensità nel sec. XVIII. Nel 1789 su 100.000 ab. vi erano 14.000 Bianchi. L'abolizione della schiavitù nel 1848 portò a una crisi economica delle più gravi. Da allora, a causa dell'eguaglianza giuridica dei Negri e dei Bianchi, i documenti ufficiali non indicano più la parte rispettiva dei due elementi. Un censimento per razze effettuato a titolo privato nel 1864 dava il 63% di Meticci, il 27% di Negri, e l'8% di Bianchi. Da allora la percentuale dei Bianchi è certamente diminuita. Dal 1854 al 1884 vennero introdotti nell'isola un certo numero di coolies dall'India e dall'Estremo Oriente, dei quali solo pochi rimangono. La popolazione della Guadalupa con le dipendenze è (1931) di 267.407 ab. (1926: 243.243, di cui 210.290 nella Guadalupa, il resto nelle dipendenze).
La colonia è amministrata da un governatore, assistito da un consiglio privato e da un direttore dell'Interno. Essa elegge un senatore e due deputati e si divide in tre arrondissements (Basse-Terre, Pointe-à-Pitre e Maria Galante), 12 cantoni e 32 comuni. Il capoluogo è Basse-Terre (8379 ab. nel 1926), sulla costa occidentale dell'isola omonima, ma la città più importante e più attiva è Pointe-à-Pitre (30.465 ab. nel 1931), porto presso l'estremità meridionale della Rivière Salée. Altri centri notevoli sono Le Moule (15.000 ab.) e Sainte-Anne (11.000 ab.). Un tipo d'agglomerazione frequente alla Guadalupa è l'habitation, centro di piantagione composto da un'abitazione europea e da un nucleo di case di operai agricoli. La coltura principale è quella della canna da zucchero, che ha sostituito quella del caffè e alla quale sono state sacrificate le altre colture. Si coltivano anche cacao, cotone, vainiglia, ananas e si alleva bestiame, ma tutta la vita della colonia si basa sulla canna da zucchero, con gl'inconvenienti e i pericoli che presenta sempre la monocoltura, pericoli che vengono accresciuti qui dall'insufficienza e instabilità della mano d'opera. Le industrie dell'isola sono le raffinerie di zucchero e le distillerie di rum; essa produce 32.000 tonnellate di zucchero e 120.000 hl. di rum. Il commercio si elevò nel 1930 a 429 milioni (importazioni 229 milioni, esportazioni 192 milioni). La Francia ha il 65% delle importazioni e la quasi totalità delle esportazioni. Le derrate alimentari e il legname da costruzione sono importati dagli Stati Uniti, il petrolio e le cotonate dall'Inghilterra. Le esportazioni consistono soprattutto in zucchero, melassa e rum, ai quali si aggiungono le banane, il caffè e il cacao.
La Guadalupa è unita da servizî marittimi regolari a Bordeaux, Saint-Nazaire e a Le Havre (Compagnie Transatlantique) e a Southampton (Royal Mail). I servizî costieri mettono in comunicazione Pointe-à-Pitre con Basse-Terre, Port-Louis, Grand-Bourg e PetitBourg. Il porto di Pointe-à-Pitre è uno dei migliori delle Antille e uno dei più adatti come scalo sulla rotta da Gibilterra a Panamá; vi è la possibilità di migliorarlo, fino a permettervi l'accesso alle navi che pescano non più di 8 metri. (V. tav. I).
Bibl.: Service hydrographique de la marine, Carte de la Guadeloupe; Annuaire de la Guadeloupe et dépendances, Basse-Terre 1931; J. Guesde, La Guadeloupe et ses dépendances, Parigi 1900; P. Chemin-Dupontès, Les Petites Antilles, Parigi 1909; Exposition Internationale de Paris, Martinique-Guadeloupe-Guyane, Parigi 1931; Guide des colonies franåaises, Martinique-Guadeloupe-Guyane-Saint Pierre-Miquelon, Parigi 1931.