Nobile famiglia, le cui origini risalgono alla fine del sec. 11º. Trasferitisi a Firenze verso la fine del sec. 12º, i G. aderirono alla parte guelfa e combatterono a Montaperti; sconfitti, rimasero in esilio fino al 1281, data in cui rientrarono in città per effetto della pace del card. Malebranca. Godettero da allora una posizione eminente come ricchissimi banchieri e diedero alla repubblica consoli, priori delle arti, gonfalonieri di giustizia. Ostili però alla crescente potenza medicea e legati agli Albizzi, dovettero esulare in Francia donde tornarono solo nel sec. 16º con l'avvento del granduca Cosimo I, col quale si riconciliarono ricevendo il titolo di marchesi di S. Leolino. Fra i suoi personaggi più insigni: Migliore, priore nel 1289 e attivo collaboratore di Giano della Bella; Bernardo, gonfaloniere di giustizia, che fu tra i promotori dell'arresto ed esilio di Cosimo de' Medici (1433); Tommaso, consigliere di Francesco I, re di Francia; Guglielmo, consigliere di Enrico III ed Enrico IV di Francia, che lo crearono conte di Verdun e barone di Beauregard e di altri luoghi.