ARGONAUTI, Gruppo degli
Gruppo di vasi etruschi che fa capo al cratere di Firenze n. 4026 con dei giovani che, per confronto con altre pitture, s'interpretano come Argonauti. Questo cratere è il più importante della serie a figure rosse senza linee a rilievo; un tempo ritenuto campano, viene dal Beazley riannoverato tra i vasi etruschi. Tra la concezione delle figure e la loro esecuzione si avverte un tale contrasto da lasciar supporre che lo schema sia derivato da una più complessa pittura attica dell'ultima decade del V sec. a. C., la cui influenza si manifesta anche nelle grandi lèkythoi del gruppo R.
Il vaso di Firenze, come confermano la forma e l'ornato, non deve essere molto posteriore alla prima decade del IV sec. a. C. Il Beazley riprende, completandola, l'ipotesi del Watzinger, secondo cui le figure sarebbero state estratte dalla stessa pittura greca da cui derivano quelle della Cista Ficoroni, con delle varianti dovute all'artigianato etrusco come, ad esempio, i bracciali a bulla.
Dello stesso stile è il cratere a campana n. 1927, del British Museum, con i medesimi ornati intorno alla bocca.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-paint., p. 33.