CAMPANIZZANTE, Gruppo
Gruppo di alcune ceramiche etrusche a figure rosse del IV sec. a. C. che assomigliano, non solo nei motivi floreali dell'ornato, ma anche nella esecuzione delle figure, a vasi campani, per cui è stato chiamato "campanizzante". Formano il nucleo di questa serie tre vasi che possono essere della stessa mano: il cratere a calice 82 del museo di Bonn col gruppo di Dioniso ed Arianna, derivato più o meno direttamente da un vaso attico; lo stàmnos 15540 del Museo di Villa Giulia a Roma, e la coppa 268 del museo di Brunswick, che ha una certa affinità con l'opera del cosiddetto Pittore di Settecamini. Il Beazley aggiunge altri vasi che sono vicini a quelli già nominati. Tra questi, il più importante è il cratere a calice del Museo Vaticano Z 91 con Perseo, in cui sono evidenti i tratti campanizzanti nell'impiego del bianco, nel trattamento dei capelli con riccioli sparpagliati nel retro della testa, nel disegno del peplo a piccole pieghe ad arco, nella maniera di rendere i volti che trovano confronti in parecchi vasi vicini al Gruppo di Caivano, della seconda metà del IV sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-paint., pp. 63-67; A. D. Trendall, Vasi etruschi italioti a figure rosse, II, Città del Vaticano 1953, p. 231.