GRU (XVII, p. 1003)
L'impiego delle strutture saldate, generalizzato in questi ultimi tempi, ha consentito di ridurre notevolmente i pesi delle parti in carpenteria delle gru, e, con la riduzione delle dimensioni dei fazzoletti di giunzione, la superficie esposta al vento; ne è derivata la possibilità di realizzazioni più ardite dal punto di vista delle dimensioni e delle portate utili.
Il beneficio della struttura saldata è naturalmente molto sentito nelle gru a torre per edilizia, che rappresentano forse, dal punto di vista delle sollecitazioni meccaniche, il tipo più spinto di carpenteria metallica. Per questo tipo di gru è ormai generalizzato l'impiego di motori separati per i varî comandi, e progressi si sono avuti nel senso di aumentare le caratteristiche di lavoro, portata, altezza di sollevamento e velocità di funzionameto.
Una tendenza moderna è anche quella di unificare i tipi di gru maggiormente usati: l'unificazione tende in sostanza a rendere possibile l'impiego di gru su istallazioni diverse e l'impiego di più gru di diverso tipo sulla stessa istallazione. Un tipo di recente unificazione è quello delle gru a portale per istallazioni portuali: sono state unificate le caratteristiche importanti dal punto di vista dell'impiego: lo scartamento dei binarî su cui scorre la gru, le dimensioni del portale (che può essere per il passaggio di uno o di due carri ferroviarî), la sagoma di ingombro della parte inferiore della gru stessa, le caratteristiche di portata e di velocità di funzionamento.
Nella fig. 1 è illustrata schematicamente una di queste gru, per un solo binario e per le seguenti caratteristiche: portata t. 3 ÷ 6 con velocità di soll. m./min. 60 ÷ 30, sbraccio min. m. 8, sbraccio max. 22 m., corsa verticale del gancio sopra il piano di scorrimento m. 22, corsa verticale del gancio sotto il piano di scorrimento m. 10. La gru consiste in un portale scorrevole su un grosso binario e che porta sulla sua sommità una piattaforma, sulla quale può ruotare la parte superiore della gru; questa è costituita da un braccio realizzato mediante un parallelogramma articolato, che consente la variazione dello sbraccio senza variare l'altezza del gancio; la gru è provvista di due controppesi, uno di base, sistemato sul portale, e l'altro, compensatore del carico, su una specie di contro-braccio di raggio variabile automaticamente con la variazione del braccio del carico. Queste gru hanno generalmente impiego per lo scarico diretto dalle navi nei carri merci e possono venir impiegate per lo scarico di materiale sciolto, per es. carbone, che è prelevato direttamente dalla stiva a mezzo di benne a due valve di capacità di diversi metri cubi.
Per impianti portuali sono anche usate gru a portico con gancio scorrevole sulla travatura del portico stesso: un tipo di gru siffatta è rappresentata nella fig. 2; essa è prevista per il prelevamento di carbone dalla stiva e l'immagazzinamento in silos a tramoggia scorrevole oppure direttamente sui carri merci o in grossi mucchi, da cui la benna stessa può successivamente effettuare la ripresa del carbone, quando sia possibile il carico dei carri merci.
Per effettuare il ricupero di materiali dai fondali dei porti e per la ricostruzione dei moli, nel dopoguerra hanno avuto considerevole impiego dei grossi pontoni a biga, di portate rilevanti (fino a 150 t., con sbracci di qualche metro fuoribordo). Per queste grosse gru sono ormai di impiego generale argani elettrici, ricorrendosi anche all'uso di gruppi elettrogeni quando, come nei pontoni, non sia possibile prendere l'energia dalla rete.
Gru mobili. - Sono state oggetto degli stessi miglioramenti delle macchine escavatrici di cui possono considerarsi una derivazione: in particolare per le gru derivate dagli escavatori universali su cingoli un notevole progresso è stato realizzato con l'impiego dei comandi centralizzati ad aria compressa o idraulici.
Queste gru generalmente possono venir impiegate, oltre che con il normale gancio, anche con benne di varia natura: la più usata è la benna a due valve con o senza denti, che consente la raccolta di materiale minuto da mucchi e il carico su carri ferroviarî o su autotreni; sono anche usate speciali benne adatte alla raccolta di materiale diverso, ad esempio benne a tre spicchi per raccogliere grossi massi, oppure benne a più griffe per la raccolta di tronchi e di legname.
Anche per gli escavatori a trattore cingolato (bulldozer e derivati) sono stati adottati equipaggiamenti sussidiarî a gru (v. fig. 3). Per questi tipi di gru, la cui portata massima è di qualche tonnellata alla distanza di 3 ÷ 4 m. dall'asse di rotazione, è spesso importante la velocità di traslazione; poiché in generale esse sono chiamate a lavorare su piazzali con pavimentazione consistente, invece di usare trattori con cingoli, vengono impiegati trattori su ruote gommate, con pneumatici speciali che ne consentono anche, sia pure eccezionalmente, l'impiego su terreno vario. Queste macchine vanno diffondendosi rapidamente per le prestazioni notevoli che sono in grado di fornire con un costo d'esercizio modesto.