GROSSETO (XVII, p. 992; App. I, 9. 697; II, 1, p. 1095)
Il comune contava nel 1951 una popolazione residente di 38.262 ab., saliti nel 1956 a 45.212 (e poi a 49.371 nel 1959), di cui 32.731 nel centro urbano. Questo sviluppo si spiega con la valorizzazione fondiaria della Maremma toscana, nei cui riguardi G. viene accentuando la sua funzione di centro amministrativo e di mercato di distribuzione dei prodotti finiti e di raccolta di quelli agricoli. Nel 1951 risultavano in funzione anche 381 aziende industriali, che impiegavano circa il 13% della popol. attiva e che operavano soprattutto nel settore meccanico (aeromotori e macchine agricole), alimentare (molini, caseificio) e dei materiali da costruzione (laterizî). Secondo i dati del 1956, il movimento ferroviario risulta stazionario per quanto riguarda i viaggiatori (274.128) e in diminuzione per le merci (30.000 t). Sono invece in aumento gli autotrasporti, favoriti dal fatto che, in corrispondenza di G., dalla S.S. n. 1 (Aurelia) si diramano la strada per Siena e quella, recentemente sistemata, per Colle Val d'Elsa e Firenze. L'agglomerato urbano continua ad espandersi fuori della cerchia murata, che ormai racchiude solo un ventesimo della sua area complessiva. I nuovi quartieri, caratterizzati da begli edifici a più piani, si sviluppano soprattutto a nord del vecchio centro, oltre il quartiere degli uffici e la stazione ferroviaria, dilatandosi, con un'impronta più popolare, anche ad ovest della ferrovia, sotto la quale sono stati aperti due sottopassaggi. Un particolare sviluppo ha assunto, sulla costa, Marina di G., compresa nel territorio comunale, la quale ha aggiunto al suo nucleo originario a nord il quartiere di Rosmarina e, più a sud, quello di Principina. Queste due località, situate nella pineta, rispondono ai requisiti di stazioni balneari di qualità. La provincia di G. aveva, alla fine del 1959, una popol. residente di 225.437 ab., con una densità di 50 ab. per km2.