GRONDA
(fr. gouttière; sp. gotera; ted. Traufe; ingl. gutter). -
Architettura. - È la parte del tetto che sporge all'infuori del filo del muro e lo ripara dalle acque piovane. L'armatura della gronda non fa parte della grossa armatura del tetto ma è costituita da travicelli aggiunti ai puntoni e agli arcarecci.
Nell'architettura monumentale e particolarmente in quella antica la gronda del tetto era costituita dalla sporgenza della sola cornice di pietra: nell'architettura medievale invece, e nelle costruzioni rustiche in genere, il tetto sporge molto dalla cornice e sono caratteristiche le gronde fiorentine del Trecento o del primo Rinascimento quali quelle della loggia del Bigallo e dei palazzi Davanzati e Guadagni appunto per il grandissimo loro sporto (v. illustrazioni volume XV, tavv. XCII, XCIII e C). Nella loggia del Bigallo la gronda appoggia su un forte dormiente, sorretto da mensole robuste e di grande importanza decorativa.
Al bordo libero della gronda si applica generalmente un canale metallico detto grondaia, che raccoglie l'acqua piovana e la versa per i doccioni o la convoglia nelle doccionate.
Nell'architettura rustica la gronda è spesso utilizzata per la formazione di loggiati coperti; e, per le zone d'ombra che in ogni caso determina sulle facciate, costituisce uno degli elementi decorativi più spontanei ed efficaci ed è causa preponderante del carattere pittoresco di questo genere d'architettura.