GRIMALDI, signori, poi principi di Monaco
I signori di Monaco discendono dalla famiglia dei Grimaldi di Genova (v.), che nel 1419 acquistano definitivamente Monaco. Essa è retta dapprima (secondo l'uso delle famiglie liguri e provenzali) da una consignoria dei figli di Ranieri, figlio di Carlo I; poi, dal 1427 vi è solo signore Giovanni I, che partecipa a una lega contro il duca di Milano, è fatto prigioniero nel 1438 e consegnato al duca di Savoia che lo libera nel 1440. Egli fissa nel suo testamento che, in mancanza di maschi, l'erede di Monaco sia lo sposo o il discendente di una Grimaldi, con l'obbligo di prendere in perpetuo il nome e le armi dei G. Alla sua morte (1454) il figlio Catalano riprende la fortezza di Monaco, venduta da Giovanni I al delfino di Francia nel 1452, ma non pagata nei due anni successivi. Morendo nel 1457 lascia erede la figlia Claudina, sposa di Lamberto G., figlio del signore di Antibes. Essa cede al marito i diritti sulla signoria di Monaco. Lamberto (1457-1494) acquista nel 1463 la signoria di Ventimiglia e aiuta Francesco Sforza nella conquista della Riviera di Ponente; ma poco dopo (1469) la signoria di Ventimiglia gli è tolta dagli Sforzeschi. Nel 1477 Monaco aderisce, come stato indipendente, a un'alleanza di cinque anni con il duca di Milano. Giovanni II (1494-1505), figlio di Lamberto, ingrandisce e rafforza (1502) i castelli di Monaco e Mentone. Gli succede il fratello Luciano (1505-1523), che sostiene un assedio dei Genovesi (1507), i quali dopo tre mesi debbono ritirarsi; poco dopo è fatto prigioniero da Luigi XII di Francia, che lo tiene per 15 mesi, sperando invano di ottenere la cessione di Monaco. Luciano, liberato, segna un trattato di commercio e di navigazione (1511) con Firenze, ottiene privilegi e libertà di commercio da Ferdinando il Cattolico; nel 1512 Luigi XII riconosce l'indipendenza e la sovranità di Monaco. A Luciano succede il fratello Agostino (1523-1532), vescovo di Grasse, che si pone sotto la protezione della Spagna e accoglie in Monaco nel 1529 Carlo V, dal quale riceve alcuni feudi nel reame di Napoli. Dopo lui Onorato I (1532-1581), figlio di Luciano che fino al 1561 cede temporaneamente il potere a Stefano G., genovese. Carlo II (1581-89) e il fratello Ercole I (1589-1604) sono minacciati dalla Francia e lottano con il duca di Savoia. A Ercole succede Onorato II (1604-1662) che dapprima conserva l'aderenza alla Spagna e accetta una guarnigione spagnola in Monaco, poi conclude un trattato segreto (1641) con Luigi XIII, ponendosi sotto la protezione della Francia. Per primo assunse, nel 1659, il titolo di principe.
Il principe Luigi I (1662-1701) promulga (1678) gli statuti del principato (Code Louis); il successore Antonio I (1701-1731), fa restaurare le fortificazioni e costruire un forte (1707). Nel 1715 l'erede Luigia Ippolita va sposa a Giacomo di Goyon-Matignon, conte di Thorigny, e questi prende il nome e le armi dei G. e succede al suocero col titolo di Giacomo I; nel 1733 abdica in favore del figlio Onorato III (1733-1795). Nel 1793 la Convenzione nazionale di Francia decreta l'annessione di Monaco alla repubblica e i G. perdono il principato; ma nel 1814 Onorato IV rientra in possesso del principato, che il trattato di Vienna (1815) pone sotto il protettorato del re di Sardegna. Onorato IV promulga nel 1818 il codice civile e quello di procedura. Gli succede Onorato V (1819-1841) che cura lo sviluppo delle industrie, organizza la giustizia, ristabilisce la zecca. Il fratello Florestano I (1841-1856) fonda asili, riordina scuole, perde nel 1848 Mentone e Roccabruna dichiaratesi città libere. Carlo III (1856-1889) cede alla Francia (1861) i suoi diritti su Mentone e Roccabruna e segna con essa (1865) l'unione doganale. Notissimo fu il suo successore Alberto I (1889-1922), più ancora che per le riforme operate nel suo piccolo stato (v. monaco), per le sue campagne scientifiche nei mari di tutto il mondo, e per i suoi studî oceanografici, culminanti nella creazione in Monaco del Museo oceanografico (1910) e a Parigi dell'Istituto oceanografico (1911) e dell'Istituto di paleontologia umana (1920). Gli successe nel 1922 il principe Luigi II.
Bibl.: G. Saige, Documents historiques antérieurs au XVe siècle, relatifs à la seigneurie de Monaco et à la Maison de Grimaldi, Monaco 1905; Documents historiques relatifs à la Principauté de Monaco, depuis le XVe siècle, Monaco 1888-1891; Annuaire de la Principauté de Monaco, 1931.