URECHE, Grigore
Cronista romeno, nato nel 1590, morto nel 1647. È, con Miron Costin, che ne riprese e ne svolse le idee, il più antico tra i cronisti moldavi. Fece i suoi studî in Polonia, al gran Collegio dei gesuiti di Leopoli, dove poté apprender bene il latino e leggere opere storiche del Rinascimento italiano, emigrato in Polonia fino dai tempi di Arnolfo Tedaldi, Pandolfo Collenuccio, Filippo Bonaccorsi (Callimachus Experiens) e Alessandro Guagnini (di cui probabilmente conobbe la Sarmatiae Europeae Descriptio), e dedurne l'idea della latinità dei Romeni, ch'egli fu il primo dei suoi conterranei ad affermare con le famose parole: Dela Rîm ne tragem Şi cu a-lor cuvinte ni-e amestecat graiul ("Da Roma discendiamo e di parole latine è mista la nostra favella") e che troviamo nella sua opera principale, intitolata: Domnii Ţării Moldovii Şi vieaṭa lor (I principi della Moldavia e le loro vite).
In essa ci racconta gli avvenimenti moldavi dalla fondazione del principato (1359) fino al regno di Aaron-Vodă (1594). Codesta cronaca, compilata dall'U. servendosi degli antichi annali dei monasteri, della cronaca polacca di Gioacchino Bielski e di una fonte latina non ancora identificata, ma probabilmente sul tipo della Cosmographia di Sebastiano Münster, non la possediamo nell'originale, ma in codici tardivi che rispecchiano una tradizione manoscritta già alterata e per di più con abbondanti interpolazioni più recenti, dovute a un Simion Dăscalul, a un Mihail Calugărul, e, secondo alcuni cronisti posteriori, a un Eustratie Logofătul. Nella parte che sicuramente appartiene all'U. si ammirano "un profondo e caldo amor di patria, un sincero dolore per i mali di cui essa soffriva e soprattutto una indipendenza di giudizio, assai rara ai suoi tempi, per cui non esita a criticare aspramente persino il Vodă, quando gli sembrava non agisse secondo i dettami dell'onestà e della giustizia" (Puscariu).
Bibl.: S. Puscariu, Ist. Lit. Rom. (Epoca veche), Sibiu 1930, p. 118 segg.; R. Ortiz, Per la storia della cultura ital. in Rumania, Bucarest 1916, p. 9 segg.; id., Romanità del popolo e della lingua rum., in Manualetto rumeno, ivi 1936, p. 15 segg.; P. P. Panaitescu, Influenţa polonă in opera lui G. U. Şi Miron Costin, in Analele Acad. Române, Secţ. Ist., s. 3ª, IV, mem. 4ª, ivi 1925, p. 3 segg.