grigio
In If VII 108 al piè de le maligne piagge grige, indica un colore tra il cinereo e il plumbeo, una tinta livida e spettrale in cui si raddensa la percezione della ‛ malignità ' del luogo (si noti l'allitterazione fra piagge e grige).
In Fiore CXCVIII 8 non fia san pennello / di grigio, con ogni altro guernimento, l'aggettivo è sostantivato, traduzione del francese e provenzale gris, nome dato a una qualità di pelle pregiata, di colore g., e precisamente la pelle dello scoiattolo minore (cfr. francese petit-gris), usata per foderare vesti e mantelli, detta anche ‛ vaio '. Il Parodi, seguito dal Petronio, spiega " orlatura o guernimento di vaio ". La differenza fra il g. e il vaio sta nel fatto che il primo era dato solo dal dorso della pelle dello scoiattolo, mentre il vaio (latino varius) comprendeva anche la parte bianca del ventre. La stessa distinzione era nel francese " au mantel n'ot pas penne vaire " (Roman de la Rose 215) e nel provenzale " aussi gurpisc joy e deport / e vair e gris e sembeli " (Lo Coms de Peitieurs, IV 42; ediz. Crescini, p. 166).