Nome d'arte dell'attrice cinematografica Greta Louisa Gustafsson (Stoccolma 1905 - New York 1990); esordì nel cinema nel 1923 con Gösta Berling saga, diretta da M. Stiller. Interpretò ancora Die freudlose Gasse (La via senza gioia, 1925) e passò quindi a Hollywood scritturata da Louis B. Mayer. Flesh and the devil (1927) segnò definitivamente la sua strada: dalla timida fanciulla della saga di Gösta Berling si trasformò in una donna fatale, gelida e appassionata a un tempo, che non faceva assegnamento solo sul sex-appeal (o sulle risorse di un mito tra i più profondi e durevoli della storia del cinema), ma era realmente dotata di un temperamento artistico eccezionale. Tra i suoi film più celebri: The divine woman (1928); The mysterious lady (1928); Wild orchids (1929); The kiss (1929); Anna Christie (1930); Inspiration (La modella, 1931); Mata Hari (1931); Queen Christina (1933); The painted veil (1934); Anna Karenina (1935); Camille (Margherita Gauthier, 1936); Conquest (Maria Walewska, 1937); Ninotchka (1939), in cui interpretò un ruolo brillante; Two faced woman (Non tradirmi con me, 1941), dopo il quale interruppe bruscamente la sua carriera cinematografica. Nel 1954 le fu conferito l'Oscar.