GRENADA (XVII, p. 945)
Il 7 febbraio 1974 l'isola di G. e le Grenadine meridionali, appartenenti alle Piccole Antille, hanno costituito un nuovo piccolo stato indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico. Precedentemente il territorio aveva lo status di colonia inglese e, dal 1967, di stato associato alla Gran Bretagna. G. riconosce come capo dello stato il sovrano del Regno Unito; il potere esecutivo è esercitato dal governo e quello legislativo da un'assemblea. Il nuovo stato è entrato a far parte delle Nazioni Unite e dell'OAS (Organizzazione degli Stati Americani).
La superficie è di appena 344 km2; gli abitanti erano 94.500 al censimento del 1970 (densità 275 ab. per km2). Negri e mulatti formano quasi i 9/10 della popolazione. La capitale è la città portuale di Saint George's. La lingua ufficiale è l'inglese, ma buona parte della popolazione parla un dialetto di origine francese, eredità dell'occupazione francese dei secoli 17° e 18°.
L'economia si fonda sull'agricoltura, che fornisce discrete quantità di banane, cacao e noce moscata. La rete stradale si sviluppa per oltre 900 km.
Bibl.: H. Blume, Die westindischen Inseln, Braunschweig 1968; J.-C. Giacottino, Les Petites Antilles Britanniques, in Les Cahiers d'Outre-Mer, XXIII (1971), G. Lasserre, Les Amériques du Centre, Parigi 1974.
Storia. - L'indipendenza fu proclamata senza i rituali festeggiamenti trovandosi il paese in grave tensione in conseguenza di una sommossa, seguita da uno sciopero generale, scoppiata quindici giorni prima. I disordini furono motivati dalla ferrea dittatura imposta dal primo ministro E. M. Gairy accusato di portare il paese alla rovina economica e di essere succube della superstizione attraverso pratiche di magia nera.
L'Assemblea nazionale è composta di 15 membri, di cui 13 appartenenti al United labour party capeggiato da Gairy, inviso agl'imprenditori e ai ceti medi ma benvoluto dai braccianti e dai lavoratori delle piccole industrie.
Bibl.: E. Williams, The history of the Caribbeans 1492-1969, Toubridge 1970; E. De Kadt, Patterns of foreign influence in the Caribbean, Londra 1972.