Poetessa e autrice drammatica irlandese (Roxborough, Galway, 1852 - Coole Park 1932). Con W. B. Yeats e G. Moore fondò a Dublino (1899) un teatro nazionale irlandese che fu chiamato Irish Literary Theatre e che, divenuto istituzione stabile, fu trasformato nell'Abbey Theatre (1904). Dedicato a una rivalutazione dell'Irlanda, nella sua letteratura, nel suo folclore, nei suoi problemi, il teatro, che si avvalse della collaborazione di Yeats, P. Colum e molti altri, assunse importanza di primo piano nella vita irlandese; G. ne fu direttrice insieme a Yeats e J. M. Synge. La sua villa di Coole Park divenne il centro del nuovo movimento letterario. Tra le sue opere sono alcuni drammi brevi (Seven short plays, 1909); successo ebbero gli scritti di carattere fantastico che mescolano elementi realistici a fiabeschi: The golden apple (1916), The dragon (1920), Aristotle's bellows (1923). Scrisse due serie di commedie da lei definite "folk-history plays" (1922 e 1923) adoperando un dialetto che chiamò "kiltartan", dal nome di un villaggio vicino alla sua casa. Meno felici per artificiosità di dialogo alcune commedie più lunghe, quali The image (1910), Damer's gold (1913). Tradusse in kiltartan molte commedie di Molière e La locandiera di Goldoni; in inglese antiche saghe irlandesi (Cuchulain of Muirthemne, 1902; Gods and fighting men, 1904). La sua opera contribuì alla cosiddetta rinascita irlandese.