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GREGORIO XV papa

di Fausto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1933)
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GREGORIO XV papa

Fausto Nicolini

Alessandro Ludovisi da Bologna nacque nel 1554; studiò umanità e filosofia a Roma nel Collegio romano; si laureò in giurisprudenza in patria; da Gregorio XIII fu nominato primo giudice capitolino; da Paolo V arcivescovo di Bologna e cardinale (1616); il 9 febbraio 1621 fu eletto papa per acclamazione; morì l'8 luglio 1623. Giunse al pontificato già indebolito dagli anni; poté tuttavia, con l'aiuto del cardinale nipote Lodovico Ludovisi molto abile negli affari, rassodare l'opera della Controriforma.

Nel campo religioso stabilì in due bolle un codice elettorale del conclave, oggi ancora in vigore; istituì la Congregazione dell'immunità ecclesiastica e, perfezionando l'opera di Gregorio XIII, quella di Propaganda Fide, con annessi collegio e stamperia poliglotta; diede facoltà ai domenicani di discutere dell'impeccabilità della Vergine, ma soltanto privatamente e a patto di concludere sempre con l'affermativa; proibì agli ecclesiastici di confessare e predicare senza licenza dei vescovi rispettivi; aggravò le pene contro i confessori rei della sollicitatio ad turpia; promulgò nuove sanzioni contro streghe, incantatori e facitori di malefici; canonizzò Santa Teresa, San Filippo Neri e San Pietro d'Alcantara; istituì la festa di San Gioacchino; approvò e incoraggio i sistemi di conversione inaugurati nell'Indostan dal gesuita Roberto Nobili.

Nel campo politico mirò a mantener pace tra le grandi potenze amiche di Roma; approfittò dell'avvento di Giacomo I al trono inglese e del matrimonio del futuro Carlo I con un'infanta spagnola per rendere la Gran Bretagna meno ostile alla causa cattolica; inviò sussidî pecuniarî a Ferdinando II perché continuasse a perseguire, nella guerra dei Trent'anni, l'unificazione religiosa dei paesi ereditarî di casa d'Austria; mandò colà il nunzio Carlo Carafa e una coorte di gesuiti con istruzioni, fedelmente seguite, di mostrarsi implacabili, in Boemia e in Moravia, contro i predicatori calvinisti e luterani e i fratelli moravi, e di non lasciare ai fedeli altra scelta se non tra la religione romana o l'esilio; consolidò la Controriforma in Ungheria; fu in continue trattative col conquistatore del Palatinato, Massimiliano di Baviera, da cui ottenne la cessione della biblioteca di Heidelberg; riuscì a far concedere da Ferdinando II il Palatinato a esso Massimiliano, assicurando per tal modo, nella dieta elettorale, la maggioranza ai cattolici; esortò Filippo III a rompere la tregua con le Provincie unite, stipulata nel 1609; incoraggiò in Francia le tendenze anticalvinistiche ed eresse in metropoli il vescovado di Parigi; fu mediatore e poi arbitro tra Francia e casa d'Austria per le questioni dei Grigioni e della Valtellina. Non disdegnò gli studî e le arti: affidò l'architettura dei palazzi apostolici al Domenichino e fu in rapporti con Claudio Achillini.

Bibl.: L. v. Pastor, Storia dei Papi, XIII, Roma 1931.

Vedi anche
Sacra Congregazione de Propaganda Fide Dicastero della Curia romana, nel quale si concentrava il governo generale dell’attività missionaria cattolica nel mondo. La sua fondazione risale a Gregorio XV, che la eresse con la Costituzione Inscrutabili divinae providentiae (1622), dotandola subito di larghi privilegi e di autonomia finanziaria. ... Roma Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e di provincia (Comune di 1307,7 km2 con 2.718.768 ab. nel 2008). ● Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato già alla mente degli antichi, ma le soluzioni da essi offerte non reggono alla critica scientifica. ... santo Ignàzio di Loyola Ignàzio di Loyola, santo. - Fondatore della Compagnia di Gesù (castello di Loyola presso Azpeitia 1491 - Roma 1556); ultimo figlio di Beltrán Yáñez de Oñaz y Loyola, ebbe il nome di Íñigo che cambiò (1537-42) in Ignazio. Cadetto di una nobile famiglia ove era tradizionale il mestiere delle armi, abbracciò ... Guido Bentivòglio Bentivòglio, Guido. - Cardinale e storiografo (Ferrara 1577 - Roma 1644). Nunzio della S. Sede in Fiandra dal 1607 al 1615, poi a Parigi dal 1616 al 1621, fu qui creato cardinale nel 1621 e protettore della Francia presso la S. Sede; appose il suo nome, come capo dell'Inquisizione, alla condanna di Galileo; ...
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Vocabolario
gregòrio
gregorio gregòrio s. m. – Moneta d’argento, del valore di 1 paolo, coniata nella zecca di Bologna nel 1574 per ordine del papa Gregorio XIII, con il busto del papa e la figura di s. Petronio.
papà
papa papà (ant. pappà) s. m. [voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre. È voce fam. e affettuosa, largamente diffusa in tutta Italia (mentre babbo si va sempre più restringendo all’ambito toscano), usata soprattutto come vocativo...
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