GREGORIO VIII papa
Alberto di Morra o di Mora, da Benevento, già, come pare, maestro di decreti a Bologna e dal 1155 o 1156 cardinale, ebbe da Alessandro III ufficio di legato in Dalmazia e Ungheria (1167) e in Inghilterra (1171-73) e favorì una politica di conciliazione col Barbarossa. Cancelliere della Chiesa romana (1178), lasciò memoria di sé per una sua Forma dictandi (ms. Naz. Parigi, Lat. 2820), nella quale espose la teoria del cursus in uso nella cancelleria papale; da lui ebbe nome lo stilus gregorianus (v. artes dictaminum). Istituì in S. Andrea di Benevento un ordine di canonici regolari (1186 circa), dettando uno statuto ricco di spirito religioso e di conoscenza degli uomini. Eletto successore di Urbano III, a Ferrara (21 ottobre 1187), in un momento di grave pericolo per la chiesa, si propose "ut... facies Ecclesiae marcida refloresceret" intimò digiuni e penitenze per la perdita di Terrasanta, eccitò alla Crociata, prese provvedimenti per la modestia dei costumi del clero e dei laici, preparò una riconciliazione con l'imperatore, indisse un concilio. Ma dopo 57 giorni morì a Pisa, il 17 dicembre 1187.
Bibl.: Lettere di G. in Patr. Lat., CCII, p. 1537 segg.; P. Jaffé, Reg. Pontif., 2ª ed., II, p. 528 segg.; Lib. pontif., ed. Duchesne, II, Parigi 1886-92, pp. 349, 451; Watterich, Pontificum Romanorum vitae, II, Lipsia 1862, pp. 683-92; P. Nadig, Gregors VIII. 57tägiges Pontifikat, Basile 1890; G. Kleemann, Papst G. VIII., Bonn 1913; H. Bresslau, Handb. d. Urkundenlehre, II, 2a ed., Lipsia 1912-15, p. 365 segg.; P. Kehr, in Miscell. F. Ehrle, II (Studi e testi, 38), Roma 1924, p. 248 segg.