greening
s. m. inv. Processo di inverdimento, attuato come strumento di sostegno alle politiche agricole dell’Unione Europea nel periodo 2014-2020.
• La proposta legislativa sulla nuova Politica agricola comunitaria, presentata il 12 ottobre dalla Commissione europea e riguardante il futuro dell’agricoltura dopo il 2013, anno di scadenza della Pac oggi in vigore, non ha contentato nessuno. Né gli agricoltori, che vedrebbero calare del 6% l’importo dei contributi, causa l’allargamento della Comunità, né gli ambientalisti che reputano inadeguata la porzione del 30% riservata al terzo punto chiave della misura dedicato alla tutela dell’ambiente. Questa, definita greening o «inverdimento», si basa sulla conservazione della produttività agricola a lungo termine con pratiche ecologiche semplici ed efficaci come la rotazione delle colture, la conservazione dei pascoli permanenti, la tutela delle risorse naturali e del paesaggio rurale. (Fulco Pratesi, Corriere della sera, 19 ottobre 2011, p. 49, Idee & opinioni) • [tit.] Greening: un altro sviluppo è possibile [testo] [...] La declinazione più interessante è stata senza dubbio quella legata al cosiddetto Greening, processo di inverdimento, che nella Pac è stato tradotto con il 30% del sostegno al reddito di ogni produttore vincolato all’adozione di pratiche eco-compatibili. (Mauro Rosati, Unità, 15 novembre 2013, p. 14, Italia) • Uno dei motivi che stanno suggerendo ai coltivatori di cambiare si chiama «greening». È un meccanismo legato alla Pac, la Politica agricola comune, che l’Unione europea utilizzerà fino al 2020 per legare lo stanziamento di fondi a una maggiore alternanza delle produzioni. In parole povere, chi possiede più di dieci ettari per accedere ai contributi europei deve dedicare almeno un 5 per cento del proprio campo a una coltura diversa. (Stefano Parola, Repubblica, 11 luglio 2015, Torino, p. XIII).
- Dall’ingl. greening.
- Già attestato nella Repubblica del 13 ottobre 2011, p. 30 (Valentina Conte).