Uno dei nomi del dottore della commedia dell’arte nel 16° sec. e nei primi decenni del 17°; è ricordato nella Fiera di Michelangelo Buonarroti il Giovane (1618). Lingua graziana, quella che i dottori, di solito bolognesi o ferraresi, usavano nei loro interminabili discorsi, un grottesco miscuglio di parlata dialettale, latino maccheronico e italiano, con frequenti citazioni erudite, aforismi, proverbi ecc.