gravita
gravità [Der. del lat. gravitas -atis, da gravis "grave"] [ACS] La qualità dei suoni gravi, cioè di bassa frequenza. ◆ [MCC] La tendenza dei corpi a cadere verticalmente al suolo, dovuta alla forza di g., o forza peso, p (v. fig.), risultante dell'attrazione A esercitata dalla Terra (forza di gravitazione, diretta verso il centro O della Terra) e della forza centrifuga t causata dalla rotazione terrestre e diretta secondo la normale al parallelo descritto dal generico elemento P, di massa m, cioè normale all'asse terrestre; correntemente, il termine indica, senza ulteriori specificazioni, il vettore del campo della forza di g., detto accelerazione di g. e indicato normalmente con g (per il detto elemento P, è p=mg): v. oltre: Campo della gravità. Talora g. è usata, non sempre propr., come sinon. di gravitazione, ma non v'è unanimità a tale riguardo. ◆ [FSP] G. artificiale: la f. centrifuga prodotta, in genere in veicoli spaziali abitati, mediante un'opportuna rotazione continua allo scopo di creare una forza di g. apparente. ◆ [ASF] G. di corpi celesti: può essere definita, per ciascun astro, in partic. per quelli del Sistema Solare, in modo analogo a quanto si fa per la Terra; risulta che g è all'incirca uguale a quella terrestre sulla superficie dei pianeti Saturno, Urano e Nettuno (molto più grandi, ma meno densi), è circa 2.5 voltre maggiore per Giove, circa 28 volte maggiore per il Sole e circa 6 volte minore per la Luna. ◆ [GFS] G. normale: il valore dell'accelerazione di g. g relativo all'ellissoide terrestre; con discreta approsimazione, può essere calcolata con apposite formule. Nel 1930 l'Associazione geodetica internazionale adottò la formula di Somigliana e Silva, g₀=9.780 1[1+5.288 4 10-3 sin2φ-5.900 10-6 sin2(2φ)] [m s-2], con φ latitudine; a seguito di una lunga serie di accurate misurazioni, nel 1967 sono state ridefinite le dimensioni dell'ellissoide terrestre internazionale e in conseguenza è stata adottata la formula di Somigliana-Pizzetti o formula approssimata di Somigliana, per la quale v. geodesia: III 15 b. ◆ [GFS] G. normale sferica: il valore della g. che si avrebbe al livello del mare, a 45° di latitudine e per una Terra a strati sferici omogenei, deducibile da misure gravimetriche alle quali siano state apportate le correzioni di Faye, di Bouguer e topografiche: v. gravimetria: III 69 b sgg. ◆ [MCQ] G. quantistica: la trattazione quantistica della gravitazione (propr., quindi, gravitazione quantistica): v. gravità quantistica. ◆ [RGR] G. relativistica: la trattazione relativistica della gravitazione (propr., quindi, gravitazione relativistica: v. relatività generale: IV 792 c sgg. ◆ [ASF] [GFS] G. superficiale: quella alla superficie di un corpo celeste, Terra compresa. ◆ [MCC] G. zero: l'annullarsi della forza di g., come si ha, per es., per un veicolo spaziale con il propulsore inattivo. ◆ [GFS] Anomalia della g.: la differenza fra il valore osservato della g. e la g. normale. In rapporto alla causa che le determina, le anomalie sono divise in varie categorie: anomalie in aria libera, o di Faye, dovute al fatto che la misurazione non è stata effettuata al livello del mare, come prescritto per la g. normale; anomalie di Bouguer, dovute allo spessore di crosta fra il livello del mare e il sito di misurazione; anomalie topografiche, dovute alle particolarità locali della superficie terrestre; anomalie isostatiche, dovute alle particolarità della crosta nel suo insieme a scala regionale; per queste e altre minori anomalie, nonché per la loro correzione, v. gravimetria: III 68 e sgg. ◆ [GFS] Campo della g.: assumendo, in prima ma buona approssimazione, che la Terra sia a strati sferici omogenei, la forza di g. p agente su un corpo puntiforme di massa m vincolato in qualche modo alla Terra ha l'espressione: p = -(GmM/r3)r - mω2PP∗, essendo G la costante della gravitazione universale, M la massa della Terra, r la distanza orientata dal centro O della Terra al punto P in cui si trova il corpo (v. fig.), ω la velocità angolare della Terra, P∗ la proiezione normale del punto P sull'asse terrestre; il primo termine del secondo membro, A, rappresenta la forza di gravitazione e il secondo, t, la forza complementare centrifuga dovuta alla rotazione terrestre (forza di trascinamento). Come si vede, la forza di g. e l'attrazione gravitazionale coincidono soltanto ai poli terrestri, dove è nulla la forza di trascinamento; siccome sulla superficie terrestre quest'ultima è sempre molto piccola rispetto all'attrazione, è in genere accettabile, come spesso si fa, approssimare la forza di g. con la sola attrazione gravitazionale. Il vettore g=p/m, nel limite di m trascurabile rispetto alla massa della Terra, è il vettore del campo della forza di g. (la forza di g. agente sulla massa puntiforme unitaria); le sue dimensioni sono quelle di un'accelerazione, donde la tradizionale denomin. per esso di accelerazione di g.; sua unità di misura SI è quindi il m/s2, mentre l'unità correntemente usata nella geofisica è il Gal (più ancora i suoi sottomultipli), pari a 1 cm/s2. In un punto generico P la direzione orientata di tale vettore, cioè la linea del campo della g., individua la verticale, v (facilmente materializzabile, per es. con un filo a piombo). La forza di g., come ben evidenzia l'espressione data sopra, è una forza posizionale, conservativa, che ammette quindi un potenziale monodromo. In generale, il potenziale della g. vale U(P)= ∫APg✄ dl+U(A), cioè, a meno della costante arbitraria U(A) (potenziale di riferimento), l'integrale della forza di g. dal punto di riferimento A al punto P di interesse, lungo una qualunque linea da A a P (v. geodesia: III 14 c). Nella misura in cui sia lecitamente trascurabile la forza di trascinamento, il potenziale della g. viene a coincidere con il potenziale della gravitazione terrestre (→ gravitazione). In ogni regione sufficientemente ristretta per potersi considerare ivi uniforme il campo della g., istituendo un sistema di riferimento cartesiano il cui asse z coincida con la verticale discendente, il potenziale della g. assume la semplice forma U(P)=gz(P)+U(A). ◆ [MCF] Onde di g.: onde interne in un fluido trasversali e con spostamento verticale, tali che la forza di richiamo è essenzialmente la forza di g., decisamente prevalente sulla reazione elastica del mezzo: v. atmosfera terrestre: I 262 f. ◆ [MCQ] Quantizzazione della g.: v. gravità quantistica: III 78 c sgg.