grassroot
agg. inv. Che nasce dal basso, dalla base.
• Il problema di Hillary [Clinton]? «Essere un insider di Palazzo in un’era in cui il Paese cerca l’outsider, come dimostra il successo di tutti i candidati “grassroot”, da Ron Paul a John McCain. Razza e sesso nel 2008 non c’entrano nulla. La pecca di Hillary, agli occhi degli elettori, è appartenere alla classe obsoleta e fallimentare dei politici professionisti di Washington che si vorrebbe spazzar via» (Naomi Wolf intervistata da Alessandra Farkas, Corriere della sera, 9 gennaio 2008, p. 8, Esteri) • Appare illuminante un paragone fatto dallo stesso Davide [Casaleggio]: «Nella politica di oggi noi siamo Netflix, i vecchi partiti sono Blockbuster», citando il gigante del videonoleggio abbattuto dallo streaming. E Netflix crea i suoi contenuti esclusivi così come il M5S tesse la sua narrazione unica. Con i suoi mantra e non senza proteste, verso la trasformazione da movimento «grassroot», dal basso, a possibile partito di governo. Al momento e forse anche poi, ancora a rischio hacker. (Tiziano Tonutti, Repubblica, 23 settembre 2017, p. 9).
- Dall’ingl. grassroot.
- Già attestato nella Repubblica del 6 marzo 1995, p. 37, Rapporto Information Technology (Alberto Berretti).