Il libro sacro della religione dei Sikh (➔). Nella veste attuale è sostanzialmente dovuto all’opera redazionale del quinto guru Arjun (1583-1608), che raccolse gli inni dei 4 guru suoi predecessori a cominciare dal primo di loro, Nānak, aggiungendovi composizioni di altri predicatori ai quali si ricollega il pensiero religioso del fondatore, oltre a proprie composizioni. In questa forma il G. è presentato dai Sikh con titolo di Ādi G., «G. originale», per mantenerne distinta l’aggiunta del cosiddetto Dasam Pād sāhī dā G. «G. del decimo re (guru)», raccolta di inni guerreschi, composti dal decimo guru Govind Singh, quando la chiesa sikh prese a costituirsi quale entità nazionale e militare. Scritto per molta parte in hindī arcaico, comprende circa 3380 inni e più di 15.000 strofe; la scrittura consiste in un alfabeto speciale, detto gurmukhī, istituito dal secondo guru.