GRANO (plur. grana)
Moneta napoletana e siciliana. L'oncia d'oro equivaleva a 30 tarì o 60 carlini da dieci grana ognuno, e quindi si divideva idealmente in 600 grana, mentre l'oncia effettiva di peso si divide in soli 576 grana. Il grano corrispondeva pertanto a un soldo e si divideva a sua volta in 12 parti chiamati denari in Sicilia e cavalli (v.) a Napoli. Come moneta effettiva il grano si ha dal tempo di Ferdinando I d'Aragona e continuò a emettersi, poche volte in argento e il più in rame, fino agli ultimi sovrani del regno di Napoli e delle Due Sicilie. Anche le frazioni e i multipli di rame e d'argento durano fino alla fine del regno e le ultime piastre napoletane portano l'indicazione del valore in 120 grana.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, p. 187.