grana
. Significa " granello ", con valore collettivo (cfr. francese antico graine), in Detto 104 Or non tener sua via / se vuo' da lu' campare; / e se non, mal camp' are, / che biado non vi grana, / anzi perde la grana / chiunque la vi getta. V. GRANARE.
Il passo ricorre nel discorso rivolto da Ragione all'Amante, ed esprime la sterilità delle operazioni che procedono dall'amore cortese, viste nella prospettiva dell'amor teologico e cristiano (lo stesso concetto sarà ripreso da Ragione in Fiore IX 7-8 I' credo che tu ha' troppo pensato / a que' che ti farà gittar in vano). Esso si collega a quello in cui, agl'inizi della seconda parte del Roman de la Rose, l'amante si lamenta della sventura amorosa occorsagli (con parole che idealmente precorrono il secondo intervento di Ragione): vv. 3960 ss. " Je resemble le paisant / qui giete en terre sa semence... "; ma nel Detto il nesso con la fonte evangelica - la parabola del seminatore - si fa più esplicito.
Graine è comune nel Roman de la Rose; cfr. in particolare " Car Cupido, li fiz Venus, / Sema ici d'Amors la graine / Qui toute a teinte la fontaine " (v. 1589), dove il termine, riferito ad Amore, appare in identica applicazione metaforica.