Gran consiglio del fascismo
Istituito l’11 genn. 1923, fu il massimo organismo direttivo del Partito nazionale fascista. In seguito allo sviluppo del regime andò assumendo un’importanza sempre maggiore, sancita dalla l. 9 dic. 1928, n. 2693, in base alla quale, posto alle dirette dipendenze del capo del governo, estendeva le sue competenze anche in materia di prerogative della Corona, divenendo organo di massima rilevanza costituzionale. Il suo ruolo istituzionale fu confermato dalla riforma del 1929, che stabiliva il controllo del partito da parte dello Stato. L’ultima riunione del G.c. del f. (24-25 luglio 1943), con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato da D. Grandi, segnò la caduta di B. Mussolini.