SMITH, Grafton Elliot
Anatomista e antropologo, nato a Grafton, nella Nuova Galles del Sud, il 15 agosto 1871. Studiò medicina a Sydney e a Cambridge (Inghilterra). Si dedicò, appena laureato, allo studio del sistema nervoso centrale pubblicando un'opera (Descriptive and illustrated Catalogue of the physiological series of comparative anatomy contained in the Museum of the R. College of Surgeons of England, 2ª ed. 1902) divenuta classica nella materia. Nel 1900 fu nominato professore di anatomia nella scuola medica egiziana del Cairo, ove rimase fino al 1909. Durante questi nove anni egli ebbe modo di dedicarsi all'antropologia degli antichi Egiziani, studiandone numerose mummie e resti ossei. Notevole fra questi studî l'opera The royal Mummies (Cairo 1912) e più divulgativa l'altra The ancient Egyptians (Londra 1911). Nel 1909 passò all'università di Manchester e di lì nel 1919 allo University College di Londra. Da allora la sua attività fu rivolta in particolare a problemi antropologici. Una sua teoria sulla diffusione della cultura (nell'ultima redazione, The diffusion of culture, Londra 1933) ha incontrato molte critiche. Tra le sue opere più importanti di carattere generale, ricordiamo: The evolution of man (2ª ed., Londra 1927), Human history (Londra 1930). È stato vicepresidente della Società Reale di Londra.