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GRAF, Urs, il Vecchio

di Paul Ganz - Enciclopedia Italiana (1933)
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GRAF, Urs, il Vecchio

Paul Ganz

Orafo, pittore e incisore. Nacque circa nel 1485 a Solothurn (Svizzera), morì probabilmente a Basilea nel 1527 o 1528. Studiò nella città nativa e a Basilea l'arte dell'orafo. Peregrinando si recò a Strasburgo e a Zurigo. Nel 1511 era a Basilea aiuto del pittore di vetri H. H. Wolleb e nel 1512 iscritto fra i cittadini della stessa città. Fece la campagna di Digione nel 1513 e combatté a Marignano nel 1515: ebbe così occasione di vedere opere d'arte borgognone e italiane; e fu il primo, anche innanzi H. Holbein, a usare motivi tratti dal Rinascimento italiano. Formatosi prima sull'arte gotica seriore, dello Schongauer e del Wechtlin a Strasburgo, poi sul Dürer, sul Baldung e probabilmente anche sul Manuel, il G. è tra i rappresentanti più originali e schietti dell'arte svizzera del sec. XVI. Gl'inizî della sua arte si scorgono nella serie della Passione pubblicata nel 1506 da Knobloch a Strasburgo, mentre l'apice ne è segnato dagli schizzi a penna, pieni di vita, con scene della vita guerresca nel Gabinetto delle stampe a Basilea. Dimostra un acuto senso d'osservazione, un umorismo mordace ed espressivo come d'un illustratore moderno. Trattò il paesaggio svizzero in maniera quasi impressionistica. Come pittore non pare abbia prodotto molto (L'esercito furibondo, a Basilea). Del suo capolavoro d'oreficeria, il reliquiario del piccolo Bernardo (per il monastero di S. Urbano), del 1514, restano otto lamine incise.

Bibl.: E. Major, U. G., Strasburgo 1907; L. Stumm, in Thieme-Becker, Künstler-lexikon, XIV, Lipsia 1921 (con bibl.); H. Koegler, Verzeichnis d. Basler Handzeichnungen des U. G., Basilea 1926.

Vedi anche
Albrecht Dürer Dürer ‹dü´ürër›, Albrecht. - Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel predominio dell'espressione grafica, comprendente, nel senso più ampio, ... Chabannes, Jacques de, signore de La Palice Capitano francese (n. 1470 circa - m. 1525); prese parte alle guerre d'Italia sotto Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Dopo la morte a Ravenna di Gastone de Foix (1512), assunse il comando dell'esercito francese. Creato maresciallo di Francia da Francesco I (1515), dopo aver fronteggiato vittoriosamente ... incisione arte Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili gradazioni di profondità, fin dalla preistoria. Da ricordare le figurazioni magico-cultuali ... Leonardo da Vinci Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative sia la storia del pensiero e della scienza.  Vita. Figlio illegittimo del notaio ser Piero, ...
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    Orafo, pittore su vetro, intagliatore e incisore svizzero (Solothurn 1485 circa - Basilea 1527 o 1528). Fu avviato probabilmente all'arte orafa dal padre a Solothurn ma una vita vagabonda, legata spesso a bande mercenarie, lo portò a Strasburgo, a Zurigo e a Basilea, dove ottenne dal 1511 la cittadinanza; ...
Vocabolario
vècchio
vecchio vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vécchio
vecchio vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...
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