Orafo, pittore su vetro, intagliatore e incisore svizzero (Solothurn 1485 circa - Basilea 1527 o 1528). Fu avviato probabilmente all'arte orafa dal padre a Solothurn ma una vita vagabonda, legata spesso a bande mercenarie, lo portò a Strasburgo, a Zurigo e a Basilea, dove ottenne dal 1511 la cittadinanza; partecipò ancora con i lanzichenecchi alla campagna di Digione (1513), alle battaglie di Marignano (1515) e di Bicocca (1522). Di G. ci rimangono xilografie, incisioni e disegni (oltre 200 sono conservati nel museo di Basilea), incentrati su motivi altamente drammatici (passione di Cristo, martirî, tentazioni) e soprattutto su scene di vita dei soldati, che mostrano un realismo audace ed espressivo, un'incisività spesso caricaturale e rivelano agganci con la grafica di A. Dürer e H. Baldung. Si conosce un solo suo dipinto (La guerra, Basilea, Museo). Diede anche disegni per oggetti di oreficeria.