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GRADENIGO

di Giuseppe Pavanello - Enciclopedia Italiana (1933)
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GRADENIGO

Giuseppe Pavanello

. Famiglia veneziana, che secondo alcuni sarebbe venuta dalla Transilvania, dove avrebbe occupato un alto posto e posseduto un largo censo, espulsavi per ire di parte; secondo altri, da Ravenna sarebbe venuta ad Aquileia, quindi, dopo la distruzione attilana, a Grado, che avrebbe fondata, e finalmente a Venezia. Un tempo si sarebbero chiamati Gratici e avrebbero avuto la stirpe in comune con i Dolfin. Fondarono la chiesa dei Ss. Apostoli e di S. Cipriano di Murano, fors'anche quella di S. Agostino, si divisero in parecchi rami e diedero alla loro città prelati, generali, politici, letterati e tre dogi: Pietro (1289-1311), Bartolomeo (1339-1343) e Giovanni (1355-1356). Meritano di essere ricordati Domenico vescovo di Castello, il beato Giovanni, amico e compagno di esilio del doge Pietro Orseolo I, suo suocero, che, vestito l'abito benedettino, moriva nel 1016 a Montecassino; Bartolomeo, duca di Candia, che ridusse quest'isola in pace (1234); Marco, che dopo essersi salvato col patriarca Pantalone Giustiniani e il re Baldovino, nella caduta dell'Impero Latino di Costantinopoli (1261), combatté a Trapani contro i Genovesi, a S. Alberto sul Po contro i Bolognesi e fu podestà di Padova nel 1315; Giuseppe, che, segretario degl'Inquisitori di stato, nel 1779 predisse l'imminente caduta della Repubblica. Un ramo stabilitosi a Candia diede invece a Venezia dei ribelli, fra i quali quel Leonardo, soprannominato Baiardo, che abbracciò la religione greca.

Bibl.: M. Sanudo, Vite dei dogi, in Rer. Ital. Script., XXII; G.A. Moschini, Vite di tre personaggi illustri della famiglia G. benemeriti della lett. nel sec. XVIII, Venezia 1809; S. Romanin, Storia di Venezia, Venezia 1853-61; vol. X, passim; G. Tassini, Curiosità venez., nuova ed., Venezia 1915.

Vedi anche
Dolfìn, Giovanni, doge di Venezia Dolfìn, Giovanni, doge di Venezia. - Uomo politico e militare (Venezia 1280 - ivi 1361); si fece notare sia per la vittoria di Capodistria (1350), sia per l'accorta opera spesa a vantaggio della politica antigenovese di Venezia in ambascerie a Bisanzio, a Verona e ancora a Bisanzio. Provveditore in campo ... Bartolomeo Gradenigo Doge di Venezia (1263 circa - 1342); procuratore di S. Marco, fu eletto doge a 76 anni (7 nov. 1339). Fu attivissimo nella lotta contro i Turchi portando aiuto, con Genova, a Costantinopoli gravemente minacciata. Il suo dogato si ricorda anche per la costruzione di importanti edifici, tra cui la chiesa ... Lorenzo Cèlsi Cèlsi, Lorenzo. - Doge di Venezia (m. 1365). Distintosi in cariche amministrative e militari, fu eletto doge il 16 luglio 1361. Il suo dogato, che in politica estera nei confronti di Genova e dell'Oriente dimostrò una tendenza remissiva, all'interno mirò invece all'istaurazione di un forte governo personale ... Francesco Èrizzo Èrizzo, Francesco. - Doge di Venezia (Venezia 1565 - ivi 1646). Dopo una lunga carriera militare, politica e diplomatica, iniziata nel 1591, fu elevato nel 1631 al dogado. Conclusa la guerra di successione di Mantova, attese ad assicurare alla Repubblica alcuni anni di pace, mantenendo la neutralità ...
Altri risultati per GRADENIGO
  • Gradenigo, Giovanni
    Enciclopedia on line
    Doge di Venezia (1285 circa - 1356). Ebbe una parte notevole nella scoperta e nella repressione della congiura di Marin Faliero (1354). Eletto doge (1355), fautore di una politica di distensione con Genova e Milano, firmò una pace con queste due città nel giugno 1355.
  • GRADENIGO, Giovanni
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 58 (2002)
    Franco Rossi Figlio di Marino di Marco, fratello del doge Pietro, e di Maria Dandolo, presunta figlia del doge Giovanni, nacque a Venezia intorno al 1279. Il padre del G. aveva avuto una rilevante carriera politica e diplomatica; più volte in Minor Consiglio e ripetutamente eletto in Pregadi, fu anche ...
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