Gradenigo
Famiglia veneziana di origine incerta, poiché secondo alcuni sarebbe proveniente dalla Transilvania e secondo altri da Ravenna, donde sarebbe passata prima ad Aquileia, poi a Grado (nella cui fondazione avrebbe avuto gran parte) e infine a Venezia: da Grado sarebbe venuto il cognome Gratico, modificato poi in Gradenigo. A Venezia i G. costruirono chiese e palazzi e ascesero a grande potenza, dando alla repubblica tre dogi, Pietro, Bartolomeo e Giovanni. Pietro (1251-1311) esponente del partito popolare, orientò decisamente la sua politica in senso aristocratico; represse le congiure di Marin Bocconio (1300) e di Baiamonte Tiepolo (1310) e all’esterno guerreggiò contro Padova per la vecchia questione delle saline (1304-06), e soffocò a Candia e a Zara le croniche ribellioni. Bartolomeo (1263 ca.-1342) fu attivissimo nella lotta contro i turchi portando aiuto, con Genova, a Costantinopoli gravemente minacciata. Giovanni (1285 ca.- 1356) ebbe una parte notevole nella scoperta e nella repressione della congiura di Marin Faliero (1354) e fu fautore di una politica di distensione con Genova e Milano, firmando una pace con queste due città nel 1355. Della famiglia G. fecero parte inoltre un grandissimo numero di personalità eminenti in politica, nelle armi, nelle lettere, e infine nella gerarchia ecclesiastica.