Famiglia bolognese di umili origini, ma postasi ben presto in luce, dal sec. 12º, da un lato per la sua attività commerciale e bancaria, dall'altro per i suoi giureconsulti tra cui soprattutto Battisia (o Bitisia; Bologna 1209 - ivi 1261). In politica fu sempre di parte popolare, guelfa cioè, e seguace dei Geremei, con i quali partecipò al governo della città fino al sec. 14º. Accrebbe ancor più la sua potenza nel sec. 15º. Conservò sempre il suo lustro fino al 1887 quando si spense col conte Giovanni (v.). Numerosi rami della famiglia si stabilirono a Ferrara, a Rimini, nel Friuli e in Grecia, e vi ebbero notevole importanza. Fra i numerosi membri della famiglia, che furono notevoli nella vita politica e culturale di Bologna, ricordiamo Nanne (Bologna 1340 circa - Ferrara 1407), la più illustre personalità della casa alla fine del Trecento, banchiere e assertore indomito della libertà di Bologna; il cardinale Marcantonio (m. 1628), e i due vescovi Francesco e Angelo (sec. 17º).