GOURNAY, Jean-Claude-Marie-Vincent, de
Economista francese, nato a Saint-Malo nel marzo 1712, morto a Cadice il 27 giugno 1759. Figlio di un commerciante, si dedicò anch'egli al commercio in grande, viaggiando in Olanda, in Inghilterra, in Germania, dimorando per quattordici anni, dal 1730 al 1744, a Cadice; poi, tornato a Parigi, fu consigliere al gran consiglio e successivamente intendente di commercio. Ad eccezione delle traduzioni di J. Child e Th. Culperer (Brèves observations sur le commerce et l'intérêt de l'argent; Traité contre le haut taux de l'usure), non è rimasto alcuno scritto che possa con certezza ritenersi del G., nonostante che gli siano state attribuite in tutto o in parte alcune opere, e altre si ritengano da lui ispirate (Consid. sur le commerce, les compagnies, sociétés et maîtrises, scritta da Clinquot Blenoche).
G. occupa un posto notevole nella storia delle dottrine economiche del sec. XVIII, tanto da essere stato generalmente considerato tra i fondatori del sistema fisiocratico. In realtà G. s'accorda effettivamente con le idee più tardi esposte dal Quesnay, nel senso di richiedere una maggiore libertà economica; ma a ciò egli è mosso non nell'interesse dell'agricoltura, come il Quesnay, ma nell'interesse del commercio e dell'industria, di cui egli stesso aveva ricca e personale esperienza (v. per particolari: fisiocratici). Il Turgot se ne riconobbe in parte discepolo, e alla sua morte ne pubblicò l'Eloge, sola opera in cui le idee del G. ci siano tramandate.
Bibl.: M. Schelle, Vincent de Gournay, Parigi 1897.