GÖTEBORG (A. T., 63-64)
La seconda delle città della Svezia. È situata sulla costa occidentale del Västergötland sulle rive del ramo meridionale del Göta älv, dove questo si getta nel Kattegat: è costruita per la maggior parte sulla riva S. del fiume, in parte anche su quella N., cioè sull'isola Hisingen, formata dai due rami in cui il Göta älv si divide presso la foce (v. göta älv). La città sorge su un territorio accidentato, costituito da rocce antichissime, con numerose valli piene di depositi morenici o di melme, non adatte generalmente alle colture. L'attuale Göteborg, fondata da re Gustavo II Adolfo nel 1618, con l'aiuto di emigranti olandesi che trovarono qui un nuovo centro del loro commercio, non è che l'ultima di una serie di altre città sorte successivamente in diversi punti della foce del Göta älv. La più antica fu la norvegese Kungahälla, dopo la cui distruzione, nel 1135, fiorì Lödöse e quindi, durante il secolo XV, Nuova Lödöse, corrispondente all'odierno quartiere di Gamlestaden (città vecchia). Dopo i primi, travagliati anni del sec. XVI, Göteborg poté avere sviluppo incontrastato e divenne in breve la seconda città della Svezia, grazie anche al suo porto che monopolizzò l'esportazione del ferro prodotto dalle regioni minerarie dell'ovest. La sua popolazione, di 12.400 ab. nel 1805, era salita a 76.400 nel 1880 e a 130.000 nel 1900; nel 1930 raggiunse 243.690 ab. Il suo sviluppo fu favorito dal passaggio, per la città, degli emigranti avviati all'America Settentrionale, nel tentativo di colonizzarla, fatto durante la fondazione della potenza svedese, e, più tardi, dall'afflusso di elementi svedesi verso la costa occidentale dopo che questa fu conquistata (1645-58) alla Danimarca, il che diede a Göteborg grande importanza come centro culturale. Grandi ricchezze essa trasse pure dalla pesca delle aringhe, mentre le industrie ne favorirono sempre più lo sviluppo. Il suo porto, sgombro quasi sempre dai ghiacci, ne ha fatto da molto tempo la prima città per il commercio marittimo del paese, specialmente dopo la costruzione dei due canali di Trollhättan e di Göta älv che l'hanno messa in comunicazione fluviale con la Svezia centrale. Goteborg è traversata da parecchie linee di tram intercomunali, che l'uniscono ai sobborghi, tra i quali è notevole la cittadina di Mölndal (17.000 ab.).
All'esportazione, il porto di Göteborg annovera principalmente i legnami, gli oggetti di legno, la carta, i fiammiferi, il ferro e il pesce. Le importazioni comprendono in prima linea il carbone, il caffè e altri coloniali, gli olî e i tessuti. I suoi commerci interessano quasi tutto il mondo, ma in modo particolare l'Inghilterra e vengono esercitati dalle maggiori società svedesi che in Göteborg hanno i loro uffici. Per vastità d'impianti portuali, la città gareggia con Stoccolma nel primato marittimo, ma le è di gran lunga superiore per quanto riguarda il commercio con l'estero. Nel 1927, il movimento del suo porto fu rappresentato da 49.000 navi, partite o arrivate, con un carico complessivo netto di 10 milioni di tonn.; di esse 7400, con 6 milioni di tonn. di merce, riguardavano il traffico con l'estero. Il porto vero e proprio possiede 9 km. di banchine, costruite lungo le rive del Götaälv, mentre altri 5 km. fiancheggiano i canali interni. Il porto franco di Göteborg, il maggiore della Svezia, scavato in parte nella spiaggia dell'isola di Hisingen, ha 1150 m. di banchine e 21 gru elettriche. La grande industria svedese è pure rappresentata nella città da 535 fabbriche, con 26.000 operai e un valore, ricavato dalla vendita della loro produzione, di 305 milioni di corone svedesi (1926).
La città è importante nodo ferroviario. L'isola di Hisingen ha un aeroporto che è scalo della linea Oslo-Göteborg-Malmö. L'insegnamento superiore viene curato da una Scuola superiore, dal Chalmers Tekniska Institut e da una Scuola superiore di commercio. Göteborg è capoluogo della prefettura (län) di Göteborg e Bohus, che ha 5022 kmq. di superficie e 457.070 ab. (1930), 93 per kmq.
Monumenti. - Gustavo II Adolfo fondò la città sul piano a S. del Göta älv, che fiancheggiato dalle montagne offriva ottimi punti di difesa militare. Dentro una cinta fortificata a forma di mezzaluna con bastioni e fossati si venne estendendo tutto un complesso di strade e di canali ad angoli retti; un canale più largo, tuttora esistente col nome di Gran canale portuale, divideva la città in due parti uguali. In quella settentrionale si costruirono l'arsenale o magazzino di deposito per la guarnigione, il palazzo comunale - ora rifatto - e la chiesa dei Tedeschi, cui si addossata la cappella sepolcrale del governatore generale von Aschenberg, riccamente decorata. Nella parte meridionale della città fu edificata la chiesa degli Svedesi, ora cattedrale, ricostruita in stile neoclassico dopo l'incendio del 1812. Le fortificazioni con le loro porte barocche furono smantellate al principio del sec. XIX, e al posto del fossato s'impiantarono viali e parchi che rendono la citta odierna più ariosa e ridente. Le due solide torri di granito, dette il Leone e la Corona, dominano sempre la città. Il centro di questa, con gli uffici, le banche e i magazzini, è attorniato da nuovi quartieri che prima si estesero nella vallata, poi cominciarono a essere costruiti in alto. La città si è andata pure ampliando lungo il fiume, che dentro l'abitato forma un lungo porto unico con una serie di scali nella riva meridionale e con cantieri e porti speciali in quella settentrionale. Al principio del sec. XIX il centro ebbe un'omogenea, fredda impronta neoclassica, che negli ultimi decennî andò cambiando Se si eccettuano gli antichi edifici pubblici del centro - tra i quali merita menzione quello della Compagnia delle Indie orientali, ora Museo Storico - la città possiede poche opere d'architettura notevoli, tra cui meritano menzione: la chiesa in mattoni con alta torre alla sommità di un monte sovrastante al porto e gli edifici della Götaplatsen - di cui si vuol fare un grandioso fòro artistico - come il Museo di belle arti, di Sigfrid Ericson e A. Bjercke, il Teatro comunale, di Carl Bergsten, e il Palazzo dei concerti, finora solo in progetto.
I musei sono l'orgoglio della città. Furono istituiti (1861) il Museo storico, con la splendida collezione raccolta dall'esploratore Erland Nordenskiöld nell'America meridionale, il Museo di storia naturale nel parco di Slottskogen e il Museo di belle arti nella Götaplatsen, con importanti raccolte di arte nordica e con buone pitture francesi, olandesi e veneziane. D'istituzione privata il Museo d'arte industriale (Röhsska Museet) e il Museo della navigazione. Numerose e grandi sono anche le biblioteche.
Bibl.: Skriften utgivna till Göteborg stads 300 - års jubil., 1923 e segg.