gota
Ricorre solo nell'Inferno e nel Purgatorio (un esempio anche nel Fiore), in situazioni realistiche, e significa " guancia ".
Il tacersi di Caronte è rappresentato con il ‛ quetarsi ' delle sue lanose gote (If III 97); l'indovino Euripilo da la gota / porge la barba in su le spalle brune (XX 106); dalle gote scempie del ladro che sta completando la sua trasformazione da serpente in uomo, uscir li orecchi (XXV 126); e così ancora XXXII 89, Pg XIII 84, XV 95, e Fiore CXV 5, dove le grosse gote sono presentate come uno degli attributi dell'uomo forte e possente.
Vale estensivamente " bocca ", in Pg XXXI 40 scoppia da la propria gota / l'accusa del peccato, mentre perde ogni valore specifico in If XV 97: ‛ volgersi ' in su la gota / destra significa " volgersi a destra " (cfr. costrutti analoghi, con poppa e mammella, in If XII 97 e XVII 31).