GÖSHEN
. Nome ebraico (che i Settanta rendono Γεσευ, Vulg. Gessen) della località dove avrebbero dimorato Giacobbe e i suoi discendenti nell'emigrazione in Egitto (Gen., XLVII, 27). Parrebbe identica alla terra di Ramesse, dalla città che più tardi gli Israeliti avrebbero costruito. I Settanta scrivono "Gesem di Arabia"; ma è dubbio se si debba intendere quest'ultimo come equivalente al XX nomo del basso Egitto o al confine verso la penisola sinaitica. Per essi però la terra di Ramesse sarebbe Heroonpoli, ossia Pithom; che da un lato è il luogo d'incontro di Giuseppe con il padre e i fratelli (Gen., XLVI, 28-29); dall'altro sarebbe stata anch'essa edificata dagli Ebrei (Ex., I, 11). Si è proposto d'identificare Ramesse con l'egiziana Per-ramessêse, residenza di Ramessêse II nel Delta, di cui abbiamo tracce sino al sec. IV a. C.; ma, come ha dimostrato A. H. Gardiner, essa si trovava all'incirca intorno a Pelusio e quindi non conviene ai dati biblici. Alcuni studiosi hanno creduto ritrovare l'ebraico Gōshen in uno dei nomi della XX provincia del basso Egitto, che ricorre in liste geografiche tolemaiche, e letto da loro Qosem; ma, come sospettava lo stesso H. Brugsch al quale la proposta risale, la lettura esatta è Šézme, in origine riferentesi alla penisola sinaitica, più tardi passato a Per-sopṭe (oggi Ṣafṭ al-Ḥinnā).
Bibl.: H. Brugsch, Dict. géogr., p. 876 (cfr. 427, 1348); id., Die Götter des Nomos Arabia, in Zeitschr. f. äg. Spr., XIX (1881), pp. 15-18; A. H. Gardiner, The supposed Egyptian equivalent of the name of Goshen, in The Journ. of Eg. Archaeology, V (1918), pp. 218-223; id., The Delta residence of the Ramessides, ibid., pp. 127-200, 242-271; E. Naville, Goshen and the shrine of Saft el Henneh, in Mem. Egypt. Explorat Fund, IV, Londra 1887.