GÖRLITZ (A. T., 53-54-55)
Importante città dell'Alta Lusazia (distretto di Liegnitz della bassa Slesia), posta su uno sprone granitico, 225 m. s. m., sulla sinistra del fiume Neisse (affluente dell'Oder), presso le ultime pendici dei Sudeti, su un'importante strada che dalla pianura germanica attraverso Zittau conduce in Boemia.
Sorta accanto a un villaggio di Vendi (Goreliz), di cui furono trovate tracce nel sobborgo di S. Nicola, la parte più antica della città (sviluppatasi intorno al 1220-30) ha per centro l'Untermarkt; vent'anni dopo essa si è estesa anche alla parte che ha ora per centro l'Obermarkt. Recente è il successivo sviluppo verso sud e sud-ovest (in direzione della stazione ferroviaria). Nel passato l'attività principale degli abitanti (oltre che al commercio) era rivolta alla lavorazione del cotone e della lana; più di recente ha avuto largo sviluppo l'industria metallurgica (specie macchine e vagoni). La bella posizione, i molti boschi e il basso costo della vita hanno indotto anche molti pensionati a stabilirvi la loro residenza. Ora essa è la seconda città della Slesia per numero d'abitanti; ne contava 8000 nel 1831, 45 mila nel 1875 e 85.636 nel 1925.
A quattro km. SO. s'innalza il Landeskrone, collina basaltica alta 420 m., da cui si domina l'altipiano di Lusazia.
Monumenti. - L'edificio più importante è la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, della cui struttura primitiva (sec. XIII) non resta che un tratto dal lato di ponente con un magnifico portale. L'attuale costruzione, a cinque navate di uguale altezza, fu incominciata nel 1433 da Hans Knobloch e Hans Baumgart, e condotta a termine da Urban Laubanisch e Blasius Röser (1490-1497); l'interno fu devastato da un incendio (1691), sì che delle sculture antiche non conserva che la vasca battesimale (secolo XIV) e alcune statue. Delle altre chiese più antiche vanno notate: la chiesa di Nostra Signora (Frauenkirche), del 15061512, di Albrecht Stieglitzer, con belle statue di santi all'esterno; la chiesa di S. Nicola, di stile gotico tardo, costruita nel 1520 da maestro Wendel Roskopf; e nei sobborghi il Santo Sepolcro (1481-1502). Il Palazzo Municipale, della fine del sec. XV o del principio del XVI, fu ampliato notevolmente da Wendel Roskopf (morto nel 1549), non senza influssi dell'arte dell'Italia settentrionale. Più numerose che in altre città di Germania sono le case del sec. XVI: hanno per lo più un coronamento orizzontale. Delle antiche fortificazioni rimangono ancora il "Frauenturm", avanzo del castello del sec. XIV, il Kaisertrutz (1490) e la torre di Reichenbach. Il Museo dell'imperatore Federico, oltre a pitture, a disegni e a sculture, contiene sezioni speciali per la geografia locale, per la storia della civiltà della regione, per le arti minori, per la preistoria e infine per la numismatica.
Storia. - Fu fondata intorno al 1220-30 come una colonia tedesca da Ottokar I della Boemia. Come la Lusazia, anche la città di Görlitz ha cambiato spesso signore, ed è passata successivamente sotto la Misnia, la Boemia, la casa di Lussemburgo e quella di Brandeburgo. Il tempo della sua prosperità corrisponde al regno del re Giovanni di Boemia e di Carlo IV, il quale innalzò la città a capoluogo del ducato di Görlitz, fondato da lui nel 1378 per suo figlio Giovanni. Nel 1429 Görlitz fu assediata dagli Ussiti, ma non fu presa. In breve essa raggiunse l'importanza di una città libera. Nel 1547 ebbe luogo la condanna pronunciata contro Gorlitz da Ferdinando I, perché la città, divenuta nel frattempo protestante, aveva ritirato le sue truppe dalla guerra di Smalcalda. Essa perdette per questo varî privilegi, come la libera elezione dei consiglieri e la sua giurisdizione. Con la pace di Praga (1635) Görlitz passò alla Sassonia, nel 1815 alla Prussia.
Bibl.: Görlitzer Ratsannalen des Görlitzer Stadtschreibers, ed. Giovanni Hasse, in Script. rer. Lusaticarum, nuova serie, III-IV, Görlitz 1852-70; C. G. Th. Neumann, Geschichte von Görlitz, Görlitz 1850; H. Lutsch, Verzeichnis der Kunstdenkmäler des Regierungsbezirks Liegnitz, Breslavia 1891; E. Stutzer, Görlitzer Heimatkunde, 2ª ed., Breslavia 1906; A. Otto, Görlitz und das Neissetal, Breslavia 1925; G. Snay, Görlitz, Berlino 1925; W. Dittmann, Das kunstgeschichte Görlitz, Görlitz 1925; R. Jecht, Gesch. d. Stadt Görlitz, Görlitz 1922 segg.