GORIZIA (XVII, p. 555)
Gorizia costituisce il centro dei campi di battaglia dell'Isonzo e da essa si possono quindi facilmente raggiungere tutte le località e le alture più note, teatro cruento delle 11 battaglie. A Oslavia è sorto il grande monumento ossario che raccoglie le salme di circa 80.000 caduti.
Il comune, che ha una superficie di 102,10 kmq., è servito dal vecchio acquedotto di Moncorona e dal nuovo di Fontefredda con impianto di potabilizzazione. La città è stata inoltre dotata di un nuovo sistema di fognatura.
Gorizia è sede di ogni ordine di scuole medie, di una scuola per infermiere, di un istituto per sordomuti, di un collegio per gli orfani degli aviatori. La città è anche dotata di un ospedale psichiatrico, di un ospedale sanatoriale, del sanatorio di S. Giusto. È in costruzione la nuova sede dell'ospedale civile.
Altre attività industriali sono rappresentate dalla lavorazione delle frutta candite e della senape, dalla floricoltura, da uno stabilimento di tintoria e da un calzaturificio.
Lo storico castello, gravemente danneggiato dalla guerra, è stato completamente ricostruito e raccoglie importanti ricordi di storia locale.
La provincia (p. 559). - La provincia, che abbraccia una superficie di 2724,72 kmq., è la prima del regno per superficie forestale di proprietà demaniale. Contava, nel 1930, 54.468 bovini, 4335 equini, 26.346 suini, 12.480 ovini e 6520 caprini. Nella provincia esistono 120 latterie sociali per la produzione del burro da tavola e del formaggio Montasio. La produzione del vino si aggira intorno a una media di 150.000 ettolitri annui.