gorilla, scimpanzé, oranghi e gibboni
Cugini dell'uomo
La nostra specie (Homo sapiens) appartiene ai Mammiferi Primati e, in particolare, alla famiglia degli Ominidi. Alla stessa famiglia appartengono i gorilla, gli scimpanzé, gli oranghi e i gibboni, che sono i nostri più stretti parenti. Osservando l'anatomia e il comportamento delle varie specie di Ominidi, possiamo farci un'idea della nostra evoluzione, quale è stata negli ultimi 20 milioni di anni
Abbiamo in comune con il gorilla, lo scimpanzé e l'orango numerose caratteristiche, perché la nostra anatomia e quella di questi animali hanno un identico modello strutturale. Anche il nostro corredo genetico è molto simile. Le differenze si basano sul fatto che questi Primati non hanno sviluppato un linguaggio articolato e complesso e sono ancora adattati a vivere nelle foreste. Pertanto conducono una vita in parte arboricola e non hanno un'andatura bipede regolare. Data la stretta parentela, non ha senso parlarne come di scimmie 'simili' all'uomo (o antropomorfe). Lo scimpanzé, per esempio, è più affine alla nostra specie che a tutte le altre della famiglia Ominidi.
I gorilla sono gli Ominidi di taglia maggiore e vivono nelle foreste dell'Africa centrale. Si ritiene che ne esistano due specie: il gorilla di pianura (Gorilla gorilla) e il gorilla di montagna (Gorilla beringei). Il primo è diffuso nelle foreste di pianura dalla Nigeria alla Repubblica del Congo, mentre il secondo vive esclusivamente in una ristretta area di foresta di montagna, i Monti Virunga, situati tra l'Uganda, il Ruanda e la Repubblica Democratica del Congo. La sopravvivenza di queste specie, ormai ridotte a poche centinaia di individui, è fortemente minacciata da guerre, eruzioni vulcaniche, bracconaggio e deforestazione. L'alimentazione del gorilla è prevalentemente vegetariana, anche se occasionalmente integrata con proteine animali (termiti e altri insetti, piccoli vertebrati). La vita sociale è fondata su gruppi poco numerosi guidati da un maschio adulto. Si tratta di un animale pacifico, che non aggredisce l'uomo se non viene minacciato.
Al genere Pan appartengono due specie: lo scimpanzé (Pan troglodytes) e lo scimpanzé nano (Pan paniscus). Il primo è diffuso in tutta l'Africa occidentale e centrale, a nord del fiume Congo, fino alla regione dei grandi laghi. Il secondo è esclusivo di una ristretta area a sud del fiume Congo. Le due specie non convivono mai e possiedono comportamenti molto diversi. Il primo ha una struttura sociale caratterizzata da una maggiore aggressività, mentre il secondo è noto per i suoi comportamenti di pacificazione, che tendono a risolvere le dispute senza combattimenti. La dieta dello scimpanzé si distingue da quella del gorilla per un maggior contenuto di frutti, rispetto alle foglie, ma soprattutto per un maggiore uso delle risorse animali. Gli scimpanzé, oltre a nutrirsi regolarmente di insetti e di piccoli vertebrati, effettuano vere e proprie battute di caccia organizzata a mammiferi, come alcune scimmie (cercopiteci e colobi) e antilopi nane. Anche in questo aspetto si avvicinano alla specie umana e al suo passato di cacciatore-raccoglitore.
L'orango, detto anche orangutan (Pongo pygmaeus) è il più grande ominide delle foreste tropicali asiatiche. Attualmente vive soltanto nelle due maggiori isole dell'Indonesia, Sumatra e Borneo, dove conduce una vita prettamente arboricola. Il pelo è bruno rossiccio in entrambi i sessi; il maschio possiede un viso allargato da pieghe cutanee che aumentano le sue dimensioni per incutere paura. Diversamente dalle specie africane, è assai impacciato sulla terraferma, a causa delle zampe posteriori corte. Tende a condurre una vita solitaria, alimentandosi di frutti e foglie. Ha un'indole assai pacifica e non attacca mai l'uomo, pur avendo una forza eccezionale.
Sempre nelle foreste dell'Asia meridionale (Indocina e Indonesia) vivono i gibboni (Hylobates e Symphalangus), gli Ominidi meno strettamente imparentati con noi. Sono caratterizzati da braccia assai lunghe con cui si spostano agilmente tra i rami degli alberi, compiendo splendide acrobazie. La comunicazione tra gibboni è assai complessa e fondata su meravigliose vocalizzazioni emesse soprattutto all'alba, quando gli animali riprendono le attività, e al tramonto quando si accingono a dormire.