good bank
loc. s.le f. inv. Istituto bancario che dispone di un bilancio attivo e capace di far fronte a situazioni debitorie.
• Qual è la sua proposta? «A differenza delle soluzioni prospettate sino ad ora, quella giusta è di far confluire nella bad bank gli asset tossici e il capitale residuo, e creare la “good bank” con la parte buona dell’attivo e poi ricapitalizzare quest’ultima» (George Soros intervistato da Marco Panara, Repubblica, 29 gennaio 2009, p. 22, Economia) • [tit.] Good bank, Ubi va ai supplementari [testo] [...] Fonti del Tesoro fanno sapere che proseguono i contatti con la Commissione Ue per una proroga a fine ottobre nella cessione delle quattro good bank: lo slittamento potrà permettere di portare a conclusione le trattative. (R[osario] Dim[ito], Messaggero, 30 settembre 2016, p. 19, Economia) • [tit.] La quarta good bank ha trovato la sua casa [testo] È l’epilogo di una vicenda iniziata 15 mesi fa, quando a fine novembre 2015 il governo Renzi decise di intervenire con un decreto legge per evitare il crac. Anche l’ultima delle quattro good bank ha trovato ‘casa’. Al prezzo simbolico di un euro per azione, infatti, Bper ha siglato il contratto per l’acquisto dell’intero capitale di Nuova Carife, istituto che era rimasto invenduto dal Fondo di Risoluzione dopo la cessione a Ubi di Banca Marche, CariChieti e Banca Etruria. (Luca Mazza, Avvenire, 3 marzo 2017, p. 25, Economia & lavoro).
- Espressione inglese composta dall’agg. good ‘buono’ e dal s. bank ‘banca’.