GONZAGA (A. T., 24-25-26)
Cittadina della provincia di Mantova. Sorge a 22 m. s. m., nella bassa pianura, a pochi chilometri a sud del Po e a occidente della Secchia. Il comune di Gonzaga contava 9371 ab. nel 1921 (ma di questi solo 1569 vivevano nel centro capoluogo), 9936 nel 1931. Le industrie agricole (latticinî) rappresentano la maggiore ricchezza di Gonzaga; fioriscono inoltre le industrie dei mobili e delle distillerie, ecc. Attivo il commercio; assai frequentata la fiera dell'8 settembre. Il territorio comunale, che è vasto kmq. 49,74, è coltivato a cereali, barbabietole e prati. Gonzaga ha la stazione sulla linea Mantova-Modena; ottime strade la congiungono a Modena, Reggio, Mantova, Ferrara.
Di un convento benedettino a Gonzaga parla un documento del 1110 e dell'esistenza di un borgo attorno al convento un altro documento del 1220. Indubbiamente anteriore è la chiesa parrocchiale che nelle parti non toccate, dell'abside specialmente, manifesta i caratteri di altre costruzioni matildiche. A ponente della chiesa fu eretto il castello che prima fu dei Casalodi e dipoi della famiglia Gonzaga la quale, dai beni feudali che vi aveva, ne trasse il nome. L'attuale borgo si è sviluppato a NO. del castello stendendosi attorno a una vasta piazza rettangolare aperta sui lati minori verso campagna e dotata di comodi porticati.
Bibl.: A. Bertolotti, I comuni e le parrocchie della provincia di Mantova, Mantova 1893.