Gong Li
Attrice cinematografica cinese, nata a Shenyang (provincia del Liaoning) il 31 dicembre 1966. Interprete molto conosciuta dal pubblico occidentale, è stata la protagonista di alcune delle opere più famose del cinema cinese a partire dalla fine degli anni Ottanta. Nel corso della sua carriera ha sempre lavorato con cineasti dell'Estremo Oriente (tra cui Zhang Yimou e Chen Kaige), portando sullo schermo personaggi dal forte temperamento che si oppongono a leggi e consuetudini secolari, ma anche donne profondamente seducenti. Per Qiu Ju da guansi (1992; La storia di Qiu Ju) di Zhang Yimou ha vinto la Coppa Volpi come migliore attrice alla Mostra del cinema di Venezia.Figlia di un professore universitario di economia, ha tentato inizialmente la carriera di cantante. Ma dopo essere stata respinta all'esame di ammissione della più prestigiosa scuola cinese di musica, nel 1985 si è iscritta all'Accademia d'arte drammatica di Pechino dove si è diplomata nel 1989. Scoperta da Zhang Yimou, è stata lanciata come protagonista di Hong gaoliang (1987; Sorgo rosso) nel ruolo di una ragazza data in sposa al proprietario di una distilleria in cambio di un mulo. Da questo incontro è nato tra attrice e regista un lungo sodalizio artistico e sentimentale; Zhang Yimou infatti, con l'intento di comporre una trilogia sulla condizione femminile nella Cina degli anni Venti, le ha affidato altre due figure femminili divise tra dolore e passione, inserendole in una sorta di melodramma storico: la giovane moglie di un uomo anziano e violento che si innamora del nipote del marito in Ju dou (1989) e la ragazza che, interrotti gli studi, per uscire dalla povertà decide di entrare come quarta moglie nella casa di un ricco signore in Da hong denglong gaogao gua (1991; Lanterne rosse). In Qiu Ju da guansi, di ambientazione contemporanea, G. L. interpreta il ruolo della moglie incinta di un contadino, che si reca a Pechino per ottenere giustizia dopo che il marito è stato maltrattato dal capovillaggio: una figura che l'attrice ha saputo disegnare con forte realismo, rivelando progressivamente, attraverso i suoi incessanti e nervosi spostamenti all'interno della città, il misto di dolore e rabbia che caratterizza il personaggio. È stata poi diretta da Chen Kaige in Bawang bie ji (1993; Addio mia concubina), dove impersona una prostituta che sposa un attore dell'Opera di Pechino, da Huang Shuqin in Hua hun (1994, noto con il titolo Soul of the painter), da Clara Law e Stephen Shin in Xi chu bawang (1994, noto con titolo The great conqueror's concubine). Ha poi lavorato ancora con Zhang Yimou in Huozhe (1994; Vivere!) e Yao a yao, yao dao waipo qiao (1995; La triade di Shanghai), delineando nel primo il ritratto di una donna che, assieme al marito, attraversa gli eventi più importanti della storia della Cina del 20° sec., e nel secondo quello di una cinica cantante di cabaret. Dopo questi film la storia d'amore e la collaborazione professionale con Zhang Yimou si è interrotta.
L'attrice ha continuato la carriera come protagonista di Feng yue (1995; Le tentazioni della luna) di Chen Kaige e ha poi interpretato prima la parte di un'ex spogliarellista amata da un giornalista inglese malato di leucemia in Chinese box (1997) di Wayne Wang, e succes-sivamente quella della promessa sposa di uno dei re dell'antica Cina, la quale assolda un sicario per uccidere il futuro marito che aspira a unificare il Paese e diventarne l'imperatore in Jing Ke ci Qin wang (1999; L'imperatore e l'assassino), ancora di Chen Kaige; infine è stata una madre divorziata, senza lavoro e con un figlio sordo in Piaolang mama (1999, noto con il titolo Breaking the silence) di Sun Zhou. È stata anche ambasciatrice della FAO per il 2000, membro della giuria del Festival di Cannes (1997) e Presidente della giuria del Festival di Berlino (2000) e della Mostra del cinema di Venezia (2002).
B. Chen, Young actress Gong Li, in "Chinese literature", 1993, 2, pp. 180-83; Gong Li, in Encyclopedia of Chinese film, London-New York 1998, ad vocem.