GÓMEZ de MORA, Juan
Architetto, nato a Madrid circa il 1580, morto ivi nel 1647 o nel 1648. Fu nipote, allievo e aiuto di Francisco de Mora, dopo la cui morte (1610) fu chiamato da Filippo III a sostituirlo nella carica di "maestro maggiore" dei lavori reali. In quel tempo incominciò la costruzione della chiesa e del monastero dell'Incarnazione per le agostiniane, e nel 1615 la chiesa del convento di S. Egidio per i francescani. Nel 1617 fece il progetto della chiesa dei gesuiti a Salamanca, il cui stile fu più tardi trasformato nella parte superiore con aggiunte e statue, ma non nell'inferiore, ove sono notevoli le colonne e gli ornati distribuiti con purezza e sobrietà secondo il classicismo castigliano. Disegnò anche una chiesa con cupola e con cappelle ovali per le suore bernardine di Alcalà de Henares, che fu costruita dal 1617 al 1624.
Bibl.: E. Llaguno y Almirola e J. A. Ceán-Bermúdez, Noticias de los arquitectos y arquitectura de España desde su restauración, Madrid 1829, III, pp. 153-160; O. Schubert, Geschichte des Brock in Spanien, Esslingen 1908, pp. 109-117; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921; J. F. Ráfols, Arquitectura del Renacimiento espanol, Barcellona 1929, pp. 96-97.