BISCAGLIA, Golfo di (A. T., 30-31, 37-38, 41-42)
In senso lato questo nome si applica a tutta la vasta insenatura che le coste settentrionali della Penisola Iberica formano con quelle della Francia occidentale, fra il Capo Ortegal (o, se si vuole, il Capo Finisterre) in Galizia e la Pointe de Penmarch (o, se si vuole, l'Île de Ouessant) in Bretagna, disposte in modo che s'incontrano quasi ad angolo retto, poco a sud dell'attuale foce dell'Adour. Tanto il nome di Golfo di Biscaglia - usato soprattutto dagli Spagnoli - quanto l'altro di Golfo di Guascogna - usato soprattutto dai Francesi - derivano dalle popolazioni basche stabilite sulle sponde del golfo stesso (v. baschi). Per contro i nomi che furono dati al golfo in antico, Oceanus Santonicus (Saintes), Tarbeluhm aequor (i Tarbelli abitavano la zona dei bassi Pirenei intorno all'attuale Tarbes), Sinuts aquitanicus, Sinus gallicus, ecc., ci riportano a popoli fissati sul lato orientale del golfo, più propriamente aquitanico. A questo e al contiguo tratto basco-cantabrico è in senso più ristretto applicato il nome di Golfo di Biscaglia, e v'ha chi ne fissa i limiti all'estuario della Gironda e alla foce della Besaya (Santander). Nella sua massima estensione il golfo misura circa 460 km. di larghezza e 400 di lunghezza.
Il contorno costiero è in genere alto e roccioso, salvo il tratto compreso fra la Gironda e la foce dell'Adour, costituito dalla piatta regione delle dune guasconi, oltre le quali s'estende il bosco (saltus Vasconiae), che una volta si affacciava al mare frastagliato di baie. Nella parte spagnola il fondale precipita, da una zona litoranea aspra ed elevata, con serie di montagne disposte in senso parallelo alla riva, fino all'isobata di 2000 m., a poca distanza da questa; mentre la discesa è meno brusca lungo la sponda orientale, dove si aprono estuarî (Loira, Gironda) e baie (Brest, Douarnenez, Quiberon, Bourgneuf, Pertuis-Breton, Pertuis-d'Antioche), che permettono lo sviluppo di porti. Di più, da questo lato le comunicazioni con l'interno sono favorite dai lunghi fiumi che vi sfociano, tutti, almeno in parte, navigabili, mentre sul lato spagnolo si hanno solo brevi corsi d'acqua, di scarsa importanza (Nervión, Nansa. Nalón, Navia, Eo).
Il Golfo di Biscaglia è noto per le sue impetuose burrasche, determinate dalla violenza con cui vi spirano i venti - durante l'estate e l'autunno il golfo è sede di un'area di basse pressioni (ciclonica), connessa con quella che persiste nell'Atlantico settentrionale - e per le correnti che lo percorrono a poca distanza dalle coste. Una di queste, chiamata la Rennel current, ha una velocità di 27 miglia al giorno.
Il nome di Golfo (o baia) di Biscaglia è talora dato anche ad una piccola insenatura che si apre a occidente del Capo Race nella Penisola Avalon (Terranuova): ricorda i naviganti baschi che sui primi del sec. XVI frequentavano i banchi di Terranuova.