BENGALA, Golfo del
E la porzione N.-NE. dell'Oceano Indiano, compresa tra i seguenti confini: a N. le coste della provincia del basso Bengala che gli dà il nome; all'E. la Birmania sino al Capo Negrais, l'isola Preparis con i suoi due canali omonimi a N. e a S., indi le isole Andamane e Nicobar; al S. le acque aperte dell'Oceano Indiano; a O. le coste orientali dell'isola di Ceylon, lo Stretto di Palk e la lunga costa orientale della penisola indiana.
Lungo le coste birmanesi, tra Akyab e Sandoway si sviluppa un'altro pittoresco arcipelago di isole, di cui le principali sono Cheduba e Rasuri, al N. della quale ultima s'aprono le baie di Combermere e quella più interna di Hunter. Il golfo del Bengala ci offre uno degli esempî più grandiosi di deltazione con le innumeri bocche del Gange, il quale vi sfocia dopo essersi rinforzato della grande massa delle acque del Brahmaputra. Poi scendendo verso SO. per le coste indiane, altre foci si incontrano degne di speciale rilievo, ad esempio quella del Mahanadi, del Godavari e del Kistna. Nel suo assieme, il Golfo del Bengala è costituito da una vera fossa di sprofondamento. Infatti lungo le coste indiane, le profondità di 3000 e più metri si hanno già alla distanza media di 30 km. dalla costa. Le maggiori profondità (4300 m.) si verificano a S. del parallelo di Madras.
Il Golfo del Bengala è percorso da un traffico importante, tanto nei riguardi del piccolo cabotaggio locale lungo le sue coste ricche di prodotti coloniali e di pesca, quanto in quelli delle grandi linee internazionali. Vi si affacciano in modo più o meno diretto i grandi porti di Madras e di Calcutta (sul Hooghly, ramo del Gange), ai quali vanno aggiunti i minori ma non trascurabili di Karikal e Pondichéry, francesi, a S. di Madras; di Masulipatam e Vizagapatam al N.; di Chittagong, Akyab e Sandoway sulle coste orientali.